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Così risponderemo a Grillo e agli anti-europeisti alle Europee. Parla Buttiglione

Governare bene, uscire dalla crisi, costruire un 2014 di crescita e prosperità. Questo è il miglior modo di rispondere al Vaffa di Beppe Grillo all’Europa, e al montante populismo anti euro propugnato non solo dal Movimento 5 Stelle, secondo Rocco Buttiglione. Il presidente dell’Udc, ex ministro delle Politiche europee, resta un convinto europeista nonostante in Italia sembri prevalere un vento contrario.

Professore, cosa ne pensa delle idee anti-euro di Grillo?
La gente non ha voglia di capire discorsi complicati e spesso si affida agli stregoni che cercano di trovare un colpevole per evitare di fare i conti con questa verità: la ragione principale dei nostri guai siamo noi. Il problema dell’Italia non è l’euro ma il debito e la scarsa competitività. Senza Europa saremmo dei perdenti, anche se è chiaro che l’Europa deve migliorare.

In che modo?
Serve un grande scambio, una politica europea che sappia riequilibrare le ragioni della serietà a Roma e le ragioni della solidarietà a Berlino. Abbiamo bisogno di una mutualizzazione del debito per proteggere noi e gli altri Paesi dagli speculatori e un controllo severo del bilancio contro le forze irresponsabili.

C’è il rischio che alle Europee prevalgano forze anti-europeiste? In Italia ne abbiamo una folta rappresentanza: M5S, Forza Italia, Lega nord…
C’è il rischio che nel sud d’Europa prevalga l’atteggiamento di chi dice “non paghiamo il debito”, dall’altro lato che i Paesi ricchi si disinterissino se gli altri vanno a picco. Io dico: facciamo una Germania europea piuttosto che una Europa germanica.

Magari con un’alleanza dei Paesi del Mediterraneo in chiave anti-Germania come sostiene Romano Prodi?
No, è un’idea sbagliata perché dimostra di non capire come funziona la politica europea. Opponendo una nazione all’altra si sfascia l’Europa, serve un’alleanza tra Paesi ricchi e poveri, una battaglia dentro l’Italia e dentro la Germania. A Berlino c’è tanta paura ma anche tanto coraggio, tanto egoismo ma anche tanta solidarietà.

Voi popolari di Mario Mauro e dell’Udc come pensate di contrastare questa deriva anti-europeista alle europee?
Cerchiamo di costruire un’altra politica fondata sulla realtà e non su dati di fantasia. Le bacchette magiche illudono per un poco ma se puntiamo a governare bene, a uscire dalla crisi nell’ultimo trimestre del 2013 e a iniziare un 2014 nel segno della crescita, anche i sentimenti anti-europeisti e il movimento di Grillo si sgonfieranno.

Perché si registrano attriti tra voi Popolari e il Nuovo Centrodestra? Non era preferibile una strada in comune come lei aveva prospettato tempo fa?
Non so perché ci siano questi attriti. Resto dell’idea che sia necessario un grande centro-destra che faccia politiche europee di serietà contro la demagogia imperante.

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