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Arriva un’altra patrimonialina, per pagare esodati o cuneo

I nuovi equilibri politici nella maggioranza si stanno facendo sentire nella legge di stabilità. Mentre l’attenzione di più si concentra su Forconi e sul ritorno di fiamma della riduzione del finanziamento pubblico ai partiti, sulla Legge di stabilità si gioca una partita politica di non poco conto. Ad esempio si sta decidendo se fare pagare ai Bot people la richiesta del Pd di coprire un’ulteriore leva di esodati da salvaguardare. E se non sarà questa la posta da coprire, se ne troverà un’altra.

Quello che appare sempre più probabile è che i risparmiatori dovranno aggiungere al conto da pagare al fisco un altro mezzo punto percentuale. Già la “finanziaria” del governo Letta fa aumentare l’imposta sul bollo che si paga sulle comunicazioni finanziarie, dallo 1,5 per mille allo 2 per mille. Ora la tassa potrebbe passare allo 2,5 per mille. Una specie di patrimoniale (il prelievo è in ragione della giacenza) da pagare ogni anno.

L’aumento è contenuto in un emendamento del Pd firmato da Edoardo Fanucci, che ha attirato l’attenzione più che altro per il volere introdurre un po’ di progressività nell’imposta sui conti correnti bancari e postali, visto che elimina l’importo fisso di 34,20, che penalizza i depositi di piccola entità. Lo stesso emendamento prevede, appunto, l’incremento al 2,5 per mille dell’aliquota proporzionale del bollo che si applica ai prodotti finanziari. In primo luogo i conti titoli, quindi su tutti gli investimenti, compresi i titoli di Stato. Una misura che dovrebbe portare alle casse dello Stato quasi un miliardo di euro (anche se le stime più prudenti si fermano a 4-500 milioni di euro), esattamente come l’altro aumento che è già nella legge di stabilita.

E’ esattamente la cifra che servirebbe a coprire un’altra leva di aspiranti pensionati. La richiesta del Pd al governo per allargare la platea dei salvaguardati è forte ed è partita dalla commissione Lavoro della Camera, presieduta dall’ex ministro Cesare Damiano. “Il nostro obiettivo – spiega – è ampliare la platea degli esodati già salvaguardati dalla legge di Stabilità per portarli a 20mila in tutto. Lo faremo rimuovendo alcuni paletti”. A spese dei risparmiatori, piccoli e grandi.

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