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Vi spiego quanto sono folli le tasse su web, ebook e smartphone

In questi giorni il Parlamento e il governo hanno preso e stanno prendendo decisioni contro l’economia digitale.

LE PREMESSE INCORAGGIANTI E LA REALTÀ
Solo poche settimane fa il governo era impegnato a far propri gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. La nomina di Caio a Commissario del governo per l’Agenda Digitale, il nostro Digital Champion, la partecipazione di ministri e, soprattutto, del primo ministro al nostro Forum Annuale, ci davano la certezza che in Italia, finalmente, avremmo avuto a Palazzo Chigi una guida forte e decisa per recuperare i gravi ritardi che abbiamo nello sviluppo dell’economia digitale. Enrico Letta è stato convincente e decisivo per muovere i primi passi in questa direzione. Purtroppo i soliti rigurgiti populisti e l’arretratezza delle burocrazie di alcuni ministeri, in poche ore, hanno dato un colpo drammatico alla credibilità del nostro Paese.

WEB TAX, RIDICOLA E ODIOSA TASSA
La Web tax, così com’è stata approvata in Commissione Bilancio della Camera, è una norma inutile e inefficace. Nonostante il parere contrario del Mef e l’evidente contrasto con la normativa comunitaria, il populismo anti “Lobby delle Multinazionali” persiste nei suoi obiettivi e ci renderà ridicoli a livello europeo. Una tassa che allontana investimenti esteri e non aiuta a crescere le piccole e medie imprese italiane. Altro che “Destinazione Italia”! Ma non è meglio entrare nel percorso europeo e approfittare della presidenza Italiana per definire una normativa europea?

LA FOLLIA FISCALE SUGLI E-BOOK 
Ma non ci si limita alla web tax. Il governo ha approvato un disegno di legge che prevede detrazioni fiscali per l’acquisto di libri… ma esclude gli e-book! Sembra un accanimento. Da tempo chiediamo che l’IVA sugli e-book passi dal 22% all’aliquota del 4% applicata ai libri fisici.  Invece di dare una risposta positiva a questa elementare richiesta, si è pensato di penalizzare ulteriormente i libri digitali.

LE PESSIME TROVATE SUGLI SMARTPHONE
E l’atteggiamento di ostilità di un certo mondo della cultura non si limita qui. Ora c’è anche la determinata volontà di aumentare del 500% il prelievo su ogni smartphone, tablet, pc, smart tv ecc. quale “equo compenso” per la copia privata, senza tener conto che ormai la copia privata è in disuso, in un mondo nel quale i contenuti musicali e video sono sempre più goduti in streaming.

AMARA CONCLUSIONE
La strada per allineare l’Italia ai target europei è ancora molto lunga. Ed è resa sempre più impervia da precise scelte politiche.

Stefano Parisi 
President and Founder
Chili Tv Spa

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