Skip to main content

Egitto, perché la bozza della nuova Costituzione ricorda Mubarak

Il 2014 sarà l’anno di una nuova Costituzione per l’Egitto. Il presidente egiziano, Adli Mansur, ha annunciato che la bozza è stata presentata e il referendum popolare per l’approvazione si terrà il 14 e 15 gennaio.

VERSO NUOVE ELEZIONI
I nuovi articoli sono stati scritti da una commissione composta da 50 membri nominati dal capo dello Stato a settembre e rappresentano il primo passo verso nuove elezioni legislative e presidenziali. “Questa Costituzione conferma al mondo che l’Egitto si muove verso il cammino corretto”, ha detto Mansur in tv, invitando gli egiziani a partecipare in massa.

COSTITUZIONE LAICA
Nella nuova bozza non ci sono riferimenti all’Islam, a differenza della precedente Costituzione. La consultazione di gennaio è l’appuntamento più importante del processo di transizione politica in Egitto, da quando il 3 luglio il presidente Mohamed Morsi è stato deposto dalle forze militari a seguito delle proteste in piazza.

STILE MUBARAK?
In articolo pubblicato da Affari Internazionali, Azzurra Meringolo sostiene che il dibattito in Egitto si concentra sulla comparazione tra questa bozza e il testo del 2012. Ma il nuovo testo sembra più simile a quello del 1971 che ha contraddistinto il governo dell’ex presidente.

SENZA NOVITÀ
Non sembrano esserci sostanziali novità nelle bozze. “Il discusso art. 2 che descrive i principi della sharia, legge islamica, come la fonte primaria della legislazione, non viene toccato. Nonostante la contrarietà dei salafiti – gli unici islamisti presenti nella Costituente – sparisce però l’art. 219 del precedente testo che definiva meglio questi principi. A comparire è invece una norma che obbliga il nuovo parlamento a legiferare su un tema che è solito accendere scontri settari: la costruzione e la ristrutturazione delle chiese (art.235)”, sottolinea la Meringolo.

LE SOLITE LIMITAZIONI
Secondo il quotidiano Egypt Today, con questa nuova Costituzione si aprono le porte al bicameralismo e si riservano alcuni seggi  in Parlamento a donne, giovani e contadini. Ma come ricorda la Meringolo, continuano a essere previsti i tribunali militari per casi eccezionali (art. 204) e limitazioni ad alcuni diritti come ad esempio la libertà di stampa ( art. 71).

POTERE MILITARE
La Costituzione non solo garantisce ai militari quell’autonomia che gli era già stata concessa dal testo del 2012, ma sembra trasformare le Forze Armate in un soggetto costituzionale autonomo, quasi alla pari con il legislativo o il giudiziario”, spiega la Meringolo. Ma tutto è ancora da definire e la decisione finale sarà degli egiziani, con l’approvazione o meno del testo costituzionale nel referendum di gennaio.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter