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Da Cortina a Genova, tutti i danni della Tempesta di Natale

Qui Liguria
La regione più colpita è stata la Liguria, quella con il territorio più fragile, periodicamente afflitta da grandi precipitazioni e alluvioni. Fiumi esondati, persone sfollate dalle proprie abitazioni, frane che distruggono due condomini e 50 persone costrette a andarsene, stop a aerei e traghetti, vento a 100 km/h e onde di 9 metri.

Qui Cortina
Un Santo Stefano da consegnare agli annali della meteorologia anche per Cortina d’Ampezzo, costretta dalla neve, ne sono caduti circa 50 cm, ad uno dei giorni più difficili della sua storia moderna. Dalle quattro di questa mattina il capoluogo dolomitico è rimasto senza luce a causa del crollo di alcuni alberi. Nemmeno la ferrovia ha dato tregua a chi si voleva recare in Cadore. La linea Padova-Calalzo è interrotta nel tratto compreso tra Belluno e Calalzo dalle 7.50 di questa mattina. La circolazione dei convogli riprenderà domani quando, come indica il centro Valanghe di Arabba (Belluno), dovrebbe tornare il sole.

Proprio le valanghe costituiscono ora la maggiore preoccupazione degli esperti. Da questa mattina il codice pericolo è a livello 4 su una scala da 1 a 5. Proprio a causa di una valanga è morto uno sciatore di 24 anni è sulle montagne di Bardonecchia, nel torinese. Si tratta di un ragazzo francese di Annecy.

Qui Piemonte
Sono circa 18mila, secondo una stima della provincia del Verbano Cusio Ossola, le persone rimaste senza energia elettrica a causa delle forti piogge che hanno caratterizzato la notte tra Natale e Santo Stefano, provocando il crollo di molti alberi che hanno tranciato i cavi elettrici nelle vallate dell’Ossola. Mentre i tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio, alcune strade secondarie sono state bloccate per il rischio di frane e smottamenti.

Qui Campania
Onde alte anche tre metri hanno flagellato per metà giornata le coste di Capri, affollata di turisti per le giornate di festa. Una mareggiata di estrema violenza ha caratterizzato la giornata sull’isola azzurra. Per diverse ore i collegamenti marittimi in tutto il Golfo di Napoli sono stati completamente interrotti, poi nel pomeriggio il miglioramento delle condizioni meteo ha permesso di riattivare le sole linee dei traghetti mantenendo lo stop per i mezzi veloci.

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