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L’atterraggio di Etihad in Alitalia è previsto entro la primavera

Tutto è pronto (o quasi) per l’ingresso di Etihad in Alitalia. Ma i tempi non sono ristretti come qualcuno può supporre. Dunque, nessun annuncio ufficiale lunedì prossimo, quando ci dovrebbe essere una conferenza stampa della compagnia emiratina in Italia. Piuttosto, dicono a Formiche.net fonti al corrente del dossier, l’entrata della compagnia del Golfo in Alitalia avverrà verso la primavera.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO

Quello che è certo, è che il governo è molto ben disposto verso il gruppo capitanato dall’ad, James Hogan, visto il defilarsi di Air France nell’azionariato di Alitalia. Il gradimento del governo Letta, dunque, c’è: i contatti e gli incontri di emissari del premier, come il consigliere di Letta, Fabrizio Pagani, ci sono già stati. Pagani con il numero uno di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha incontrato i vertici della compagnia emiratina.

SOCI E BANCHE D’AFFARI

Ma anche tra i soci italiani la prospettiva è ben vista, al di là di qualche possibile diversità di vedute, come quella espressa da Salvatore Mancuso di Equinox di recente e da Carlo Toto come scrive oggi il quotidiano La Stampa. Per non dire che anche alcuni report di banche d’affari, come quello di Jp Morgan, includerebbe positivamente Etihad nello scenario Alitalia. Ultimo, ma non per ultimo, anzi, il beneplacito di Adr, la società degli aeroporti di Roma, che anche in incontri riservati con il governo e con gli addetti ai lavori auspica lo sbarco della compagnia emiratina in Italia. Non solo per evitare il fallimento di Alitalia (visto che l’aumento di capitale e il prestito danno ossigeno ad Alitalia solo per alcuni mesi dell’anno) ma anche per lo sviluppo dello scalo di Fiumicino.

LA POSIZIONE DI ADR

D’altronde, nelle relazioni consegnate da Adr a Palazzo Chigi su Alitalia si legge: “E’ necessario guidare la situazione verso un’aggregazione con un grande vettore internazionale che mantenga Alitalia come hub carrier e metta Fiumicino come secondo o terzo hub al centro di un network di collegamenti internazionali e intercontinentali”. Quindi una compagnia dell’Estremo Oriente o del Golfo. Meglio del Golfo. Ovvero Ethiad. Fiumicino, si legge nel report Adr, “potrebbe contribuire attivamente alla creazione di un grande carrier internazionale“ grazie alla “grande forza commerciale anche in aree a oggi poco coperte dalla struttura vendite Alitalia (es: Far East)”. L’identikit di Etihad è chiaro.

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