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Lo sapete che in Alitalia non decolla la discontinuità di Letta?

Continuità o discontinuità? Più continuità che discontinuità. E’ quello che si evince dall’esito della giornata di ieri con l’assemblea di Alitalia che ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione della compagnia aerea. Decisione in attesa di un partner e socio industriale di peso (Etihad?) e in vista di un nuovo aumento di capitale a breve, come sottolineano esperti del calibro ad esempio dell’economista Ugo Arrigo (qui la sua intervista con Formiche.net).

LE NOVITA?

Chi si attendeva la discontinuità annunciata dal premier Enrico Letta quando il governo diede il via libera a Poste Italiane per l’ingresso del gruppo statale capeggiato da Massimo Sarmi nel capitale di Alitalia, sarà rimasto deluso. Eppure il premier, il 10 ottobre scorso, aveva posto come condizione dell’intervento pubblico tramite Poste “discontinuità e rinnovamento” e “nuovo organi societari” nella compagnia aerea. La realtà è stata la conferma sia di Roberto Colaninno, architrave dell’operazione di sistema e dei capitani coraggiosi, sia di Gabriele Del Torchio, che ha firmato previsioni e obiettivi del piano industriale non del tutto rispettati (eufemismo, rimarcato in questo corsivetto di Formiche.net).

L’AUMENTO DI CAPITALE

L’assemblea ordinaria di Alitalia ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione, composto di 11 membri, confermando Roberto Colaninno presidente. Il cda, che si è riunito a seguire, ha confermato anche Gabriele Del Torchio amministratore delegato, nominandolo anche vice presidente. L’Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Alitalia si è riunita nella compagine azionaria che si è determinata a seguito della conclusione dell’aumento di capitale di 300 milioni di euro e della conversione del prestito obbligazionario per ulteriori 91.543.005 euro per un totale di 391.543.005 euro.

I SOCI

Si tratta di 24 soci, di cui quattro con una quota superiore al 10% (Intesa Sanpaolo, Poste, Unicredit e Immsi): Intesa ha il 20,59%, Poste il 19,48%, Unicredit il 12,99% e Immsi il 10,19%. A seguire ci sono Atlantia (7,44%), Air France (7,089%), Fire-Riva (4,28%), Percassi (3,9%), Maccagnani (3,69%), Pirelli (2,67%).

IL NUOVO CDA

L’assemblea, riunita in sede straordinaria, ha deliberato alcune modifiche allo Statuto societario – si legge nella nota conclusiva – tra le quali quella che consente all’Assemblea di nominare un Consiglio composto da un numero di consiglieri compreso tra un minimo di 7 e un massimo di 19 e non più in misura fissa di 19 consiglieri come previsto dal precedente Statuto. L’Assemblea si è quindi riunita in sede ordinaria e ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione che è composto da 11 membri: il presidente Roberto Colaninno e i consiglieri Gabriele Del Torchio, Fabio Canè (Intesa Sanpaolo), Davide Maccagnani (Macca), Amedeo Nodari (Intesa Sanpaolo), Ranieri de Marchis (Unicredit), Pierre Francois Riolacci (Air France), Paolo Luca Stanzani Ghedini (Poste), Mario Volpi (Percassi-Odissea), Antonino Turicchi (Atlantia), Alessandro Zurzolo (Poste).

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