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Il post-porcellum, in cosa consiste la proposta di Renzi?

Oggi in Direzione Nazionale (DN) il Segretario Matteo Renzi ha esposto la proposta di riforma della legge elettorale. Siamo al “post-porcellum“.

Del “porcellum” credo mantenga l’aspetto confusionale e l’essere poco intellegibile. Sì, perché mentre spiegava la proposta non ho capito quasi niente. Ho dovuto ripetermi le cose in testa e poi per fortuna sul blog di Lerner è stato prontamente pubblicato un articolo sul tema.

Facciamo chiarezza quindi:

1) come in Germania, si avrà una sola Camera elettiva che esprimerà la fiducia al governo, il Senato perderà il suo attuale ruolo,

2) Diminuisce il numero di parlamentari eletti (in teoria) da 940 a 630,

3) Modifica al Titolo V della Costituzione: ridefinizione delle competenze tra Stato e Regione,

4) Affermazione della “vocazione maggioritaria” con conferma di uno sbarramento del 5% per le liste coalizzate, l’8% per chi non si coalizza e il 12% per le coalizioni.

5) La distribuzione dei seggi avverrà su base nazionale,

6)  Il premio di maggioranza sarà assegnato a chi ottiene una soglia di minima del 35% e sarà massimo del 18%

7) Viene assegnato un massimo per poter usufruire del premio, ossia il 53% dei voti.

In tutto ciò viene detto no alle preferenze e un sì all’alternanza di genere nella composizione delle liste.

Ci sono ora alcune osservazioni da fare: 1) nel merito del provvedimento che dire, la proposta non è perfetta, caotica e forse, come ha detto Cuperlo non darò alcuna forma di stabilità e forse anche un problema di costituzionalità; inoltre manca la possibilità per i cittadini di scegliere il proprio candidato, 2) nel metodo, l’accordo con Berlusconi è stato necessario, dato che Grillo non ha dato alcun appoggio e la sua immobilità politica rende ogni tentativo di cambiamento un muoversi nella palude, tuttavia, in DN Renzi ha elogiato Berlusconi come fondatore di Forza Italia e come suo Rifondatore. Qua mi trovo d’accordo con Cuperlo e dico: attenzione, c’era proprio bisogno di “ri-legittimare” politicamente un uomo che è con-causa del disastro di questo Paese?

Un conto è trovare l’accordo parlando con tutti i leader (anche se Berlusconi ora non sarebbe più legittimato in tale ruolo) un altro è fare un elogio gratuito (forse) in casa PD e davanti ai militanti sconcertati.

Non ho sostenuto Renzi e non ho sostenuto Cuperlo, è vero. Non trovo scandaloso che Renzi abbia incontrato Berlusconi, trovo invece scandaloso che Renzi lo elogi o finga di non capire che il modo in cui lui (leader del principale partito di governo) descrive l’avversario offre una sponda non indifferente alla sua riabilitazione politica. Questo è un errore gravissimo.

Forse occorre rivedere le soglie per il premio di maggioranza, abbassarlo al 15% e richiedere una coalizione almeno al 38-40% e poi un ballottaggio oppure lasciarla così ma, sempre come suggerito da Cuperlo, organizzando un referendum interno agli iscritti del PD, come ha fatto in Germania la SPD per l’alleanza con la CDU e chiedere: accettiamo o non accettiamo questa proposta di legge elettorale?

Può anche essere propositivo: accettiamo o non accettiamo il 35% per la coalizione e premio di maggioranza? e via dicendo.

Scrive Scalfarotto su Facebook che in passato (nell’era Bersani) anche se richiesto, questo strumento non è stato usato, bene: è ora di usarlo a maggior ragione si si vuole “cambiare verso”, no?

 

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