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Cuperlo ora vada fino in fondo. Parla Sansonetti

“Gianni Cuperlo ha fatto bene a dimettersi, ma ora sia coerente, vada fino in fondo e crei un vero partito di centro-sinistra in Italia”. È questa la strada tracciata dal gesto fatto oggi dall’ormai ex presidente Pd secondo Piero Sansonetti, direttore del settimanale Gli Altri e autore del libro “La sinistra è di destra”.

Direttore, c’è un rischio omologazione nel Pd, come denuncia Cuperlo nella sua lettera di dimissioni?
Andare in direzione e dire “non me ne importa niente delle vostre critiche” è un modo di fare autoritario e sbagliato. Un presidente di partito non può accettare una cosa del genere e Cuperlo ha fatto bene a dimettersi.

C’è un problema di arroganza in Renzi?
L’arroganza è un dato caratteriale che accomuna molti leader, anche Craxi era arrogante. Il problema è che Renzi non ha alcuna idea di cosa sia la democrazia politica.

E ora che succede?
Questa è la vera domanda. Ora che farà Cuperlo? Ho l’impressione che prenda atto che per metodi e contenuti il nuovo segretario abbia snaturato il Pd, ormai diventato un partito di centro con alcune derive autoritarie. Forse ora Cuperlo dovrebbe avere il coraggio di fare una scissione, sarebbe un comportamento coerente. Lui dice di volere bene al Pd, ma il punto è volere bene alla sinistra, un’area non più rappresentata in Italia con il trionfo di Renzi.

Ma questo Italicum renziano lei come lo vede?
Cuperlo ha ragione. Questa legge non risponde alle due obiezioni sollevate dalla Corte ovvero le preferenze e il premio di maggioranza. Se il Porcellum è incostituzionale, l’Italicum lo è ancora di più. Siamo tornati al punto di partenza.

Renzi ha sbagliato a incontrare Berlusconi?
Qui ha ragione Renzi al 100%. L’incontro con il leader di uno principali partiti per parlare della riforma elettorale non solo è legittimo ma necessario. È una follia sostenere il contrario. È stato un segnale di apertura. Il problema è che si è trasformato in chiusura visto che la legge che ne è derivata è condivisa solo da loro due, tuti gli altri restano fuori. E allora che senso ha?

C’è stata in questi anni una “subalternità culturale” della sinistra a Berlusconi, come ha detto Renzi?
Renzi ne è l’esempio più lampante, è il prototipo del berlusconismo. Il Cavaliere ha avuto la capacità di creare sia il berlusconismo che l’antiberlusconismo. Sia Grillo che Renzi che fenomeni editoriali come il Fatto quotidiano sono tutti figli suoi.

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