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Ecco come gli altri Stati hanno privatizzato le Poste

Privatizzare la Poste italiane? E come? Sono alcuni degli interrogativi che circolano nelle ultime settimane circa il futuro di Poste Italiane, con un interessante termine di paragone riguardo a ciò che accade negli altri Stati europei, dove – come ora in Italia si sta discutendo – i dipendenti hanno acquisto quote sociali privatizzate.

PRIVATIZZAZIONI
La maggioranza degli operatori europei è stata privatizzata, nel tempo, attraverso la quotazione in Borsa. In termini di quote, nella quasi totalità dei casi (ad esclusione del caso olandese, con il 100% del capitale sul mercato), lo Stato è riuscito a mantenere una partecipazione tale da garantire il controllo delle società. Sono state previste modalità differenziate di cessione di azioni ai dipendenti, come si rileva da un documento messo a punto da Poste Italiane.

CONFRONTI
Nel caso delle Poste inglesi, privatizzate nell’ottobre dello scorso anno, la capitalizzazione è stata di 3,9 miliardi di euro, per un valore di capitalizzazione di 6,7. La quota attuale dello Stato resta del 37,8 con il 10% di azioni cedute ai dipendenti in modalità di acquisto gratuita. Due mesi dopo ecco identica modalità in Portogallo, con 0,83 miliardi di capitalizzazione, con il 30% in mano allo Stato, il 5% di azioni cedute ai dipendenti a pagamento con sconto. In Belgio, (operazione condotta in porto nel giugno del 2013) per un valore di 3,2. Il 50,01 è la quota detenuta dallo Stato, con appena lo 0,46% di azioni ai dipendenti cedute a pagamento sconto (16,67).

PASSATE OPERAZIONI
Meno recente l’operazione fatta in Olanda (era il maggio 2011) con 3,06 miliardi, zero per cento di quote detenute dallo Stato, e nessuna azione ceduta ai dipendenti. In Austria invece nel 2006 1,33 miliardi fu l’ammontare della privatizzazione con il 52% ancora in mano allo Stato e solo il 5,4% di azioni cedute ai dipendenti a pagamento con sconto. Infine il caos tedesco, i più lungimiranti da questo punto di vista, con 23,05 miliardi di capitalizzazione investiti nel 2000, con lo Stato al 21% e il 6% ceduto a pagamento ai dipendenti.

ECCO GLI ARTICOLI DI FORMICHE.NET DEDICATI ALLA PRIVATIZZAZIONE DI POSTE:

AAA vendesi colosse Poste. Radiografia del gruppo guidato da Sarmi. Il pezzo di Paolo Falliro

Perché la privatizzazione di Poste va elogiata. Il commento di Edoardo Narduzzi

Io, leader sindacale, defendo la privatizzazione sociale di Poste. L’intervista al capo della Cisl-Poste curata da Francesco De Palo

Come e perché i partiti mugugnano un po’ sulla privatizzazione di Poste. La ricostruzione di Edoardo Petti

 

 

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