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La discussa pubblicità di Scarlett Johansson, censurata al Super Bowl 2014

Giorni fa era girata la notizia della polemica che prendeva in mezzo Scarlett Johansson, un’azienda che produce un gasatore per bevande, le contese dei territori occupati in Palestina, il Super Bowl, la Pepsi e la Coca Cola.

Un pezzo per volta, perché è tutto molto meno surreale di quel che sembra.

L’attrice newyorkese era diventata ad inizio gennaio testimonial globale del marchio Sodastream, azienda israeliana che produce una specie di elettrodomestico (gasatore) con cui crearsi in casa bevande gasate di vari gusti.

L’azienda, come racconta il Post, è da tempo molto criticata perché possiede un insediamento produttivo a Ma’ale Adumim, in Cisgiordania, in un territorio occupato militarmente da Israele e rivendicato dalla Palestina.

Le polemiche sarebbero legate al fatto che oltre ad essere testimonial di Sodastream, Johansson è anche ambasciatrice Oxfam – organizzazione non governativa che raccoglie altre 17 organizzazioni umanitarie, apertamente a favore della causa palestinese. Johansson accusata di incoerenza, è stato oggetto di attacchi e scherno, tanto che Oxfam ha dovuto diffondere una nota in cui si leggeva: «Sebbene l’organizzazione rispetti l’indipendenza dei propri ambasciatori, le società che hanno centri di produzione in quegli insediamenti incoraggiano la povertà e la politica del rifiuto dei diritti della comunità palestinese, che noi lavoriamo per sostenere». Alla quale l’attrice ha risposto dal suo blog su Huffington Post, difendendosi dalle accuse e sostenendo che Sodastream è un’azienda molto accorta alle politiche ambientali e attiva nel cercare di creare ponti comunicativi, anche in ambito lavorativo, tra israeliani e palestinesi.

La questione era arrivata alle cronache a causa della diffusione su Youtube (da lunedì) del video pubblicitario studiato appositamente per il Super Bowl 2014 (che si giocherà domenica). Nei giorni successivi però, la Fox – emittente che trasmetterà la partita – avrebbe deciso (racconta Business Insider) di non mandare in onda lo spot. I motivi sarebbero apparentemente legati alla frase finale pronunciata da Johansson. Nella pubblicità, infatti, l’attrice è intenta a prepararsi un succo, dimostrando la facilità d’uso del prodotto e raccontandone la bontà: le immagini si chiudono con lei che mentre beve pronuncia le parole «Sorry Coke and Pepsi». A quanto pare, la Fox ha deciso di cassare lo spot, proprio perché quel finale «sarebbe dispiaciuto a Coca Cola e Pepsi».

Daniel Birnbaum CEO di SodaStream ha commentato così l’accaduto: «Di che cosa hanno paura? Quale pubblicitario in America non menziona un concorrente? Questo è il genere di cose che accade in Cina. In quanto americano sono deluso».

Tuttavia sia le polemiche legate alla testimonial, sia quelle sulla scelta di censurare le immagini, hanno creato molto interesse intorno alla notizie, con conseguente viralità del video – che ha già accumulato 5 milioni di visualizzazioni.

Oggi, nel frattempo, Scarlett Johansson ha comunicato di aver deciso di lasciare il suo ruolo da ambasciatrice Oxfam.

 

 

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