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Saccomanni, dall’Economia alla musica. I piani segreti di mister Tesoro

Fabrizio Saccomanni è stato previdente. Mentre infuriava la bufera si sarebbe trovato un altro posto, secondo alcune indiscrezioni parlamentari. Posto di tutto rilievo e lontano da quella ‘triste scienza’ (l’economia) di cui si è occupato per oltre cinquantacinque anni, anche se spera di mantenere il seggio nel CdA della Bri e la Presidenza dell’Ivass (carica per altro onoraria piuttosto che operativa).

Quasi settantaduenne, melomane, o meglio ‘melofilo’ come ama definirsi, si dedicherà quasi a tempo pieno ad un’intrapresa cui, in silenzio, dedica energia da qualche tempo: la fusione tra le due maggiori, più celebri, più autorevoli accademie musicali italiane: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Accademia Filarmonica Romana. L’operazione sarebbe dovuta restare supersegreta ma i tempi sono stati accelerati anche dalla disponibilità imminente di chi è ancora ministro dell’Economia e delle Finanze. In effetti, la sera del 13 febbraio, se ne bisbigliava (a voce non troppo bassa) ad un incontro nella Sala Sistina dell’Hotel Hassler, pochi minuti dopo la fine della riunione della direzione PD.

IL NUOVO INCARICO

L’incarico sembra di poco peso: presidente degli Amici della Nazionale Accademia Filarmonica di Santa Cecilia Romana, questo il nome della nuova istituzione – tale da consentire a ciascuna di mantenere la propria denominazione storica ed il proprio pacchetto di abbonati. Il ruolo è, però, fondamentale: quello di maxi fund raiser in Italia e soprattutto all’estero, come sta già facendo il Teatro alla Scala. In effetti, l’altro personaggio che, per le conoscenze nel mondo dell’industria e della finanza che potrebbe avere una funzione simile (Paolo Baratta), è già assorbito in compiti analoghi alla Biennale. Saccomanni diventerebbe anche Presidente della costituenda ‘Compagnia dell’Accademia Filarmonica Romana’

GLI ORGANI DI GOVERNO

In attesa di formare la fusione, sono stati allineati gli organi di governo delle due istituzioni che, secondo l’informatissImo blog ‘Il Menestrello’, sono ora così formati:

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Cagli: presidente;
Dall’Ongaro: vicepresidente
D’Amico: consigliere
Carli Ballola: consigliere
Baratta: consigliere

Accademia Filarmonica Romana
Baratta: presidente
D’Amico: vicepresidente
Dall’Ongaro: consigliere
Carli Balolla: consigliere
Cagli:consigliere

IL PROGRAMMA

Cosa farebbe la “Compagnia dell’Accademia Filarmonica Romana”? Un concerto, ogni quindici giorni, al Teatro Olimpico, sede storica di quella che diventerebbe l’ex Accademia Filarmonica Romana che proprietaria, al 40%, delle mura del teatro. La direzione artistica della costituenda ‘Compagnia’ sarebbe affidata, oltre che a Antonio Pappano, a Marcello Panni che è “Accademico” dell’Accademia nazionale Santa Cecilia e “consigliere” dell’Accademia Filarmonica Romana. Matrimonio d’interessi che consentirà riduzioni di costi amministrativi e maggiori contributi privati. Ma anche d’amore visto che ci sarà poco da litigare sulle poltrone.

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