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Concistoro, finanze vaticane e cardinali consiglieri. Tutti i dossier di Papa Francesco

Quella che si conclude è stata una delle settimane più impegnative in questo primo anno di pontificato targato Francesco. Dalla visita all’Infernetto di domenica scorsa alla grande concelebrazione in San Pietro con i nuovi cardinali.

TERZA RIUNIONE DEGLI OTTO CARDINALI CONSIGLIERI

Si è cominciato lunedì, con la terza sessione degli incontri della speciale consulta degli otto porporati chiamati a rifondare la struttura della curia romana. Coordinato dal cardinale honduregno Oscar Maradiaga, il gruppo ha ascoltato le relazioni presentate dalle due commissioni pontificie istituite la scorsa estate per indagare sullo Ior e per studiare la razionalizzazione del sistema economico-amministrativo della Santa Sede.

NASCE IL “MINISTERO DELLE FINANZE” VATICANO

Se nulla è stato definito circa il destino dell’Istituto per le Opere di religione (la commissione presieduta dal cardinale Raffaele Farina non ha ancora concluso i suoi lavori), gli otto hanno consegnato al Papa la proposta di istituire una sorta di “ministero delle Finanze” vaticano che vada ad affiancare la Prefettura per gli affari economici (che rimarrebbe in vita come responsabile del controllo dei conti e dei bilanci) e che sovrintenda alla gestione economica dei vari uffici curiali. Probabile che Francesco acconsentirà a tale “creazione”. I prossimi incontri della consulta si terranno a fine aprile (nei giorni immediatamente successivi la canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II) e ai primi di luglio. Smentita, da padre Federico Lombardi, la possibilità che già ad aprile si possa cominciare a scrivere la nuova costituzione apostolica che sostituisca la Pastor Bonus promulgata a fine anni Ottanta da Karol Wojtyla.

DOMANDE AL CONCISTORO SULLA FAMIGLIA

Giovedì e venerdì, poi, si è tenuto il concistoro straordinario sulla famiglia. Centocinquanta cardinali riuniti nell’Aula nuova del Sinodo per ascoltare la corposa relazione di Walter Kasper sul tema. Un intervento di taglio teologico, quello del cardinale tedesco, che ha posto domande e ha evitato (come gli era stato richiesto prima di Natale da Francesco) di fornire risposte. A queste ci penserà il Sinodo di ottobre e quello ordinario dell’anno prossimo. Al centro del dibattito (sono stati sessantanove gli interventi complessivi), il tema della riammissione dei divorziati ai sacramenti. In particolare, l’invito è stato quello a esaminare i casi concreti, fermo restando che “l’insegnamento cattolico non si può cambiare”, ha chiosato il cardinale Kasper. Un intervento, il suo, lodato dal Papa, che l’ha definito “esempio di ciò che significa fare teologia in ginocchio”.

BENEDETTO XVI TORNA NELLA BASILICA DI SAN PIETRO

Sabato, cerimonia per la consegna delle berrette e degli anelli ai diciannove nuovi porporati. Uno era assente, il quasi centenario Loris Capovilla (98 anni compiuti), già segretario del beato e prossimo santo Papa Roncalli. Capovilla riceverà la berretta il prossimo 1° marzo nella chiesa parrocchiale di Sotto il Monte per mano del cardinale decano, Angelo Sodano. La grande sorpresa della cerimonia è stata la presenza inaspettata del Papa emerito Benedetto XVI. Vestito con la talare bianca e con la greca d’ordinanza, si è sistemato al lato dei cardinali vescovi, rifiutando il posto d’onore che gli era stato approntato. Unico tra i presenti che al passaggio di Francesco si è tolto lo zucchetto.

IL PAPA AI CARDINALI: “EVITARE COMPORTAMENTI DI CORTE”

Nell’omelia di oggi, il Papa ha ricordato che “Gesù non è venuto a insegnarci le buone maniere, maniere da salotto! Per questo non c’era bisogno che scendesse dal Cielo e morisse sulla croce”. Ancora, “essere santi – ha aggiunto Francesco – non è un lusso, è necessario per la salvezza del mondo”. Un richiamo anche alla figura del cardinale, che ” entra nella Chiesa di Roma, non entra in una corte. Evitiamo tutti e aiutiamoci a vicenda ad evitare abitudini e comportamenti di corte: intrighi, chiacchiere, cordate, favoritismi, preferenze. Il nostro linguaggio sia quello del Vangelo: ‘sì, sì; no, no’; i nostri atteggiamenti quelli delle Beatitudini, e la nostra via quella della santità”

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