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Con l’Alde per un’alleanza liberal-popolare anche con Tabacci e Mauro. Il manifesto di Fare

S’infittisce il dibattito fra i 13 movimenti che hanno presentato questa settimana la Lista Alde per le prossime elezioni europee.

UN PATTO AL CENTRO DEL DIBATTITO LIBERAL-POPOLARE
E’ in particolare il patto stipulato e reso noto ieri tra il Centro Democratico capeggiato da Bruno Tabacci e i Popolari per l’Italia capitanati da Mario Mauro e Lorenzo Dellai a suscitare discussione. Se già ieri sono state esternate le perplessità dei montiani di Scelta Civica, che per bocca di Andrea Romano hanno chiesto chiarezza sul grado di reale convergenza del patto Tabacci-Mauro con le ispirazioni della Lista Alde alla quale ha dato vita anche il movimento centrista di Tabacci, e quelle dei liberali di Ali (Alleanza liberal-democratica) con alcuni cinquettii interrogativi di Alessandro De Nicola, uno dei promotori di Ali insieme con Silvia Enrico e Oscar Giannino, oggi è il movimento Fare a prendere una posizione chiara di apertura verso il patto tra Centro Democratico e Popolari per l’Italia. Fare di fatto giudica il patto Tabacci-Mauro positivamente, proprio nell’ottica di una impostazione sempre più liberal-popolare e liberal-democratica connaturata nella Lista Alde, secondo i vertici del movimento capitanato da Michele Boldrin ed Ezio Bussoletti.

LA PAROLA ALLA DIREZIONE NAZIONALE DI FARE
“FARE per Fermare il Declino persegue da sempre un obiettivo fondamentale: costruire in Italia un partito che sia alternativo ai due blocchi ideologici oggi raccolti attorno al PD ed a FI senza scadere nel velleitarismo populista oggi rappresentato dal M5S”, si legge nel comunicato del movimento di ispirazione liberale e liberista. “Per questo motivo – ribadisce la direzione nazionale del movimento guidato da Boldrin e Bussoletti – FARE per Fermare il Declino partecipa con convinzione al progetto di presentazione di una lista elettorale per la partecipazione alle prossime elezioni europee che unisca forze politiche e sociali d’ispirazione liberal-democratica e popolare o con esse compatibili, sotto l’egida di ALDE e in appoggio alla candidatura di Guy Verhofstadt come presidente della commissione”.

RAMANZINA E APPELLO
FARE mette anche per iscritto una sorta di ramanzina: il movimento “non accetterà nessun tentativo di essere marginalizzato o ridotto al silenzio e ritiene che soltanto il rispetto del ruolo paritario di ciascun partecipante possano garantire il successo dell’iniziativa”. Per questo motivo – ricorda la direzione nazionale del movimento capitanato da Boldrin e Bussoletti – FARE per Fermare il Declino ha avviato, in parallelo alla sua partecipazione alla lista ALDE, il progetto In Cammino per Cambiare che intende aggregare tutti coloro che, in Italia, non accettando di farsi schiacciare nel bipolarismo PD-FI, si riconoscono in quei principi liberal-popolari che hanno governato gli anni migliori della nostra Repubblica”.

IL GIUDIZIO SUL PATTO TABACCI-MAURO
Aggiunge la direzione nazionale di Fare: “Per questo stesso motivo che, pur nelle ovvie differenze e distinzioni contingenti, noi valutiamo positivamente ogni sforzo di aggregare – su programmi concreti e discriminanti etiche ben definite – tutte le forze liberali e popolari oggi presenti nel nostro paese. Una nuova classe dirigente, capace di far uscire l’Italia dal suo declino pluridecennale, si costruisce sui programmi e sui metodi di selezione della classe politica, non sulle contrapposizioni ideologiche, individualiste o di bandiera”.

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