Skip to main content

Così i mercati hanno reagito al referendum in Crimea

La settimana inizia con la notizia della vittoria a stragrande maggioranza del sì (circa il 97% dei voti) per l’adesione della Crimea alla Federazione Russa. In Russia il parlamento ed il governo stanno preparando gli strumenti per l’annessione in tempi brevi, mentre sul fronte occidentale si continua a non ritenere valido il referendum con la possibilità di sanzioni alla Russia in arrivo già oggi.

LE MOSSE RUSSE SUI TREASURY

Non è un caso che nella settimana terminata il 12 marzo si sia assistito ad un calo record dei Treasury detenuti in custodia presso la Fed (104Mld$), probabilmente da parte della Russia che cerca di proteggere i propri asset all’estero in vista di probabili sanzioni. La Russia a dicembre deteneva circa 139Mld$ di Treasury, risultando il nono detentore mondiale. In Europa è previsto l’incontro tra i ministri degli esteri UE per prendere una decisione su eventuali sanzioni.

MATTINATA IN BORSA

Il mercato questa mattina è piuttosto tranquillo. I titoli governativi europei hanno aperto piuttosto stabili nella fase iniziale degli scambi, mentre successivamente si è verificata una lieve fase di risk-on con acquisti sui titoli periferici a fronte di lievi vendite sui titoli core (Germania e Treasury).

ITALIA-GERMANIA

Lo spread Italia-Germania si colloca in prossimità dei 183pb. In area Euro venerdì si è assistito ad un calo dei tassi di mercato dei paesi periferici a fronte di tassi stabili sul bund decennale. Nel complesso la settimana scorsa ha invece visto un calo marcato dei tassi tedeschi su acquisti legati al “fligh to quality” causato dalle tensioni geopolitiche, mentre quelli periferici hanno chiuso contrastati (in lieve calo i tassi decennali italiani, in lieve rialzo quelli spagnoli).

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter