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Ecco i primi effetti del referendum in Crimea

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LA CRIMEA TORNA RUSSA
Il referendum in Crimea è un plebiscito: circa il 95% ha votato per l’annessione alla Russia. Europa e Stati Uniti non riconoscono il risultato, e mettono in campo le sanzioni economiche: alcune possono partire già da oggi (Reuters).

Chi ha vinto? Dopo il sostanziale controllo militare del territorio, Putin si è assicurato (in meno di un mese) pure un (opinabile) sostegno democratico. Obama insiste dicendo che il mondo non riconoscerà mai l’atto. È vero che Mosca è isolata. Ma l’Occidente osserva, per ora.

Il voto Secondo l’ufficio elettorale ha votato l’83% degli aventi diritto.
Now what? Il parlamento russo è pronto a riconoscere l’annessione. Cosa succede sui mercati? La Borsa di Mosca ha aperto in rialzo (Martketwatch)
Sanzioni, davvero? Se ne parla oggi a Bruxelles, ma Roma e Berlino frenano, scrive Marco Zatterin (La Stampa). Se si volesse far sul serio, meglio ascoltare l’uomo che ha ‘punito’ l’Iran di Ahmadinejad (Quartz).
Domenica al telefono Putin chiama Merkel, poi Obama chiama Putin, Kerry chiama Lavrov, ma la diplomazia non fa passi avanti: la linea di Obama è a un test decisivo, scrive il Nyt. Si valuta un invio delle truppe Osce. Intanto Kiev propone una tregua fino al 21 marzo.

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