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Lista Alde, tutte le ultime baruffe di montiani e liberali con il duo Tabacci-Boldrin

I montiani minacciano azioni legali per il logo “Scelta Europea” della lista liberal-democratica Alde che si presenterà alle Europee del 25 maggio. In Ali c’è sconcerto per il coacervo che ha dato vita alla lista Alde e in casa Pli non escludono di presentare a partire da Scelta Civica una lista liberale doc, concorrente a quella ufficializzata ieri da Centro Democratico di Bruno Tabacci e da Fare di Michele Boldrin. Ecco alcune delle principali reazioni all’ufficializzazione di ieri dell’accordo per la Lista Alde, che farà perno sui movimenti capitanati da Tabacci e Boldrin.

MONTIANI INFURIATI

La reazione di Scelta Civica è stata furiosa alla presentazione del simbolo “Scelta Europea” della Lista Alde, alla quale peraltro i montiani avevano partecipato insieme all’ex premier belga Guy Verohfstadt (TUTTE LE FOTO). Ma evidentemente le richieste della delegazione montiana capeggiata da Pietro Ichino non sono state esaudite e così Scelta Civica non compare tra i simboli racchiusi nella Lista Alde. I montiani minacciano azioni legali contro l’uso della dizione Scelta Europea che richiama la formazione fondata dall’ex commissario europeo ed ex premier. Inoltre non escludono di promuovere una propria lista, insieme con altre associazioni liberali e riformatrici, alle Europee del prossimo maggio.

LE REAZIONI IN ALI

“La lista Verhofstadt Alde per le europee sembra al momento un cartello per spuntare qualche seggio piuttosto che un sincero progetto liberaldemocratico”, ha detto ieri Enrico Martial, referente Europa della direzione nazionale di Ali, Alleanza liberaldemocratica per l’Italia, il movimento politico coordinato da Silvia Enrico e fondato tra gli altri da Alessandro De Nicola e Oscar Giannino. “E’ un coacervo di post-missini, ex-Dc statalisti e simil-grillini – ha aggiunto Martial – che sta ostacolando il processo italiano di riaggregazione dell’area liberale”. In casa Ali si guarda con attenzione dunque alle decisioni di Scelta Civica, movimento che tra l’altro avendo eletto parlamentari alle ultime Politiche non è tenuto in base alla legge a raccogliere le firme per presentare una lista alle Europee.

CHE COSA SI DICE NEL PLI

Il Pli ha una direzione nazionale anticipata al 25 marzo a Roma alla presenza del segretario Stefano De Luca e del presidente Paolo Guzzanti. Decideranno sul da farsi e valuteranno se partecipare alla nascita di una lista al 100 per cento liberale sotto il cappello di Scelta Civica. In Alde ha vinto – dicono in casa Pli – la linea decisionista di Boldrin in asse con Tabacci. Evidentemente Guy Verohfstadt aveva l’esigenza di chiudere e mettere la bandierina anche sull’Italia: non poteva non presentare una lista Alde. Ma certamente non avere dentro SC, ALI e PLI, SC – dopo aver fatto una conferenza stampa in pompa magna – ha sconcertato molti addetti ai lavori.

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