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Che cosa succede in Promuovi Italia

Con una breve nota al ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, Promuovi Italia SpA ha comunicato ieri il rinvio dell’assemblea del socio unico Enit, prevista lunedì scorso per le modifiche statutarie e la nomina dell’amministratore unico, Claudio Salvati.

L’assemblea avrebbe dovuto deliberare anche in merito all’azione di responsabilità nei confronti dell’ex direttore generale della società ed eventualmente di precedenti amministratori, ma il socio Enit non si è presentato.

Promuovi Italia – si legge in una nota – “auspica che, in previsione della convocazione delle nuove assemblee, il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo possa – in tempo utile – far pervenire al socio Enit le opportune disposizioni per deliberare l’azione di responsabilità, chiarendo altresì gli aspetti connessi alla legittimità degli atti posti in essere dai competenti uffici dell’amministrazione”.

“Promuovi Italia infine – è scritto nel comunicato odierno – conferma che si atterrà alle indicazioni del ministro Franceschini, rese note nel corso di un intervento tenuto alla Fondazione “Italia Decide”, restando in attesa dell’incontro programmato con il capo di gabinetto del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, al fine di assumere doverosamente informazioni in merito alle prospettive dell’azienda e – in particolare – del personale interessato dalle decisioni dell’amministrazione”.

Nel frattempo è stata offerta la totale disponibilità dell’intera struttura aziendale, a Claudio Salvati, designato dal Ministro nell’incarico di Amministratore unico di Promuovi Italia, per consentire allo stesso la migliore conoscenza del quadro operativo e gestionale che si troverà ad affrontare.

La giornata ha visto anche una precisazione dell’organo di vigilanza di Promuovi Italia: Promuovi Italia comunica che sono stati avviati accertamenti sull’ipotesi, riportata dalla stampa nei giorni scorsi, dell’assunzione in azienda di parenti di funzionari della Pubblica Amministrazione, competenti in materia di controllo sulla Società.

In particolare, saranno verificate le procedure seguite per la eventuale contrattualizzazione di un nipote dell’attuale Direttore generale Politiche del Turismo del Ministero dei Beni ed Attività culturali e del Turismo, Dott. Roberto Rocca, valutandone la correttezza rispetto al Codice etico ed alle disposizioni di legge.

L’istruttoria è stata aperta dall’Organismo di Vigilanza (ex D.Lgs. 231/2001) presieduto dal dottor Luigi Rocca, che – si desidera sottolineare – non ha alcun rapporto con il Direttore generale del MiBACT, trattandosi esclusivamente di un caso di omonimia”.

Per ulteriori informazioni legate alla vicenda, si può leggere anche una lettera di precisazione e rettifica inviata da Costanzo Jannotti Pecci al sito Dagospia.

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