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Mozilla, il boicotaggio del mondo gay contro Brendan Eich

Dopo dieci giorni dalla nomina come direttore esecutivo di Mozilla, Brendan Eich è stato costretto a dimettersi. La battaglia del mondo omosessuale contro il nuovo ceo dell’impresa che sviluppa il browser Firefox è stata forte e definitiva. La notizia è stata pubblicata sul sito di Mozilla con un comunicato (clicca qui per leggere). Il presidente del consiglio esecutivo della Fondazione Mozilla, Mitchell Baker, ha chiesto scusa agli utenti che navigano con Firefox.

LA POSIZIONE AZIENDALE
A Mozilla ci siamo resi conto questa settimana che alcune persone si sono sentite ferite, arrabbiate e hanno ragione… Non abbiamo reagito in tempo quando le polemiche sono cominciate, e mi dispiace… A Mozilla crediamo nell’uguaglianza e la libertà di espressione e accettiamo contributi di qualsiasi persona, senza badare a età, cultura, etnia, identità, idioma, razza, orientamento sessuale, ubicazione geografica o opinioni religiose”, ha detto Baker.

LA DONAZIONE
La vicenda è cominciata dopo il 24 marzo, quando Eich è stato designato. L’ormai ex ceo della società ha (aveva?) un’ottima reputazione nel mondo della tecnologia; al giovane americano è stata attribuita l’invenzione del linguaggio di scripting per siti web JavaScript. Ma appena è arrivato al vertice di Mozilla è venuto fuori che nel 2008 aveva fatto una donazione “politicamente scorretta”: 1000 dollari alla piattaforma della Proposizione 8, un’iniziativa popolare per un referendum per l’abolizione dei matrimoni gay in California. Questa posizione rispetto alle unioni omosessuali non era stata tuttavia un ostacolo per la nomina a direttore di Mozilla.

LA RABBIA DEI GAY
Le lamentele di una coppia gay sposata in California ha però fatto successivamente divampare le polemiche. I due sono sviluppatori dell’app Wikipedia Mobile e fondatori dell’azienda Rarebit. Hanno pubblicato un un post molto duro nel quale proponevano un boicottaggio dell’azienda di Eich. “Non possiamo sostenere una fondazione che non solo lasci qualcuno con opinioni odiose al potere, ma addirittura gli dia una promozione e lo metta alla guida dell’intera organizzazione”, ha scritto Hampton Catlin, ceo di Rarebit. Dopo questo appello, Eich è stato oggetto di accuse da parte di ricercatori, designer e sviluppatori di Mozilla sui social network.

IL BOICOTTAGGIO
“Il nuovo capo di Mozilla, Brendan Eich, si oppone all’uguaglianza dei diritti per le coppie omosessuali. Preferiamo che i nostri utenti non usino Mozilla per accedere a OkCupid”. Con questa iniziativa il sito di appuntamenti più famoso di Internet, OkCupid, si è sommato alla campagna contro la nomina di Eich, boicottando l’uso di Firefox.

LE SCUSE DI EICH
Eich ha risposto alle polemiche chiedendo scuse pubbliche. Il ceo di Mozilla ha spiegato che rispetta la politica della compagnia e si è impegnato a collaborare con “le comunità e i sostenitori di Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali”. Nonostante ciò, la campagna della lobby gay americana non si è fermata fino al giorno delle dimissioni.

DIRITTI DIGITALI E DIRITTI UMANI
Nell’articolo “La crisi di valori di Mozilla” pubblicato sulla rivista Wired, Carola Frediani sostiene che la turbolenza sembra non essere ancora finita: “Anche se Mozilla ne uscirà indenne, separando se stessa dalle opinioni e azioni del suo ceo, è interessante come la vicenda abbia mostrato un legame diretto fra diritti digitali e diritti umani. Almeno nelle aspettative di molti utenti”.

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