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Conti correnti di base: nuove tutele con la direttiva Ue

Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva che obbliga le banche a offrire un conto corrente semplice o di base, attivabile da tutti i cittadini Ue

Per chi decide di aprire un nuovo conto corrente, il primo passo è iniziare una ricerca online e indagare sulle varie alternative. Diversi portali permettono di porre le offerte di Hello Bank a confronto con quelle di Fineco, Intesa Sanpaolo, Unicredit, ecc. nel tentativo di trovare il conto corrente più vantaggioso. Alcuni strumenti sul web ci possono aiutare, anche se sicuramente non possono sostituire la comunque necessaria lettura dei fogli illustrativi che elencano nel dettaglio i costi di tutte le operazioni bancarie del conto scelto.

Ormai da qualche anno, a proposito dei costi dei conti correnti, sia in Italia ma anche in Europa si parla dell’attivazione obbligatoria per le banche di un conto corrente definito di base, accessibile a tutti e dal costo molto contenuto. Non tutte le banche hanno seguito però questo spunto legislativo e solo alcuni istituti di credito hanno attivato il conto corrente semplice o “di base”: qui potete trovare l’elenco di questi istituti stilato dalla Banca d’Italia.

Tutti i cittadini residenti in Europa, tuttavia, da ora avranno diritto di aprire un conto corrente di base, senza distinzioni di nazionalità o luogo di residenza. Questi conti dovranno anche avere una serie di caratteristiche specifiche, tra cui la trasparenza e la possibilità di comparare facilmente le offerte, potendo così scegliere le condizioni migliori. In più il passaggio da una banca all’altra dovrà avvenire in fretta e senza ostacoli.

Queste sono le conseguenze che provocherà la direttiva europea sulla trasparenza dei conti correnti bancari, approvata oggi dal Parlamento Europeo in Plenaria: «questa direttiva – ha commentato il relatore Jürgen Klute – ha l’obiettivo permettere agli utenti di utilizzare servizi di pagamento comuni. Garantire l’accesso ai conti di base per tutti i consumatori, compresi i migranti e i cittadini in mobilità, stimolerà la modernizzazione economica, faciliterà la libera circolazione e aiuterà i più svantaggiati».

Il testo, approvato praticamente all’unanimità, (603 voti favorevoli, 21 voti contrari e 51 astensioni) chiede esplicitamente che i conti correnti di base siano offerti da tutte le banche, o almeno da un numero di istituti di credito in tutti gli Stati UE tale da garantire sia un facile accesso da parte dell’utente a questo prodotto, sia la competitività delle offerte.

La direttiva approvata dal Parlamento Europeo, accettata dagli stati membri, dovrà essere poi inserita nella legislazione nazionale entro 24 mesi. Essa avrà conseguenze per chiunque risieda legalmente nell’Ue, anche senza fissa dimora. Tutti potranno aprire un conto corrente di base. È probabile però che le varie modifiche nei vari Stati membri imporranno qualche elemento limitativo, come ad esempio l’obbligo di indicare la finalità dell’apertura del conto.

Queste limitazioni tuttavia non potranno portare a una complicazione delle procedure o a costi per il consumatore. Anche le informazioni, fondamentali per permettere una precisa e completa comprensione dei costi del conto corrente, dovranno essere fornite in modo chiaro e secondo modelli standardizzati in tutta l’Ue. Ogni stato membro dell’Ue dovrà poi approntare un portale internet che permetta di confrontare i i costi dei conti correnti.

Il passaggio da un conto corrente a un altro, all’interno dello stesso paese, dovrà essere effettuato dalla banca che riceve la richiesta di apertura di conto, in tempi il più possibile rapidi e con il minimo dispendio di tempo e denaro per l’utente. Le banche saranno infine tenute a rimborsare ogni perdita finanziaria derivante da difetti nel processo di cambiamento del conto.

 

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