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In viaggio con san Giovanni Paolo II. Lo speciale di Formiche.net

Fin dall’inizio, il 16 ottobre 1978, fu chiaro a tutti che Karol Wojtyla sarebbe stato un Papa diverso. Diverso innanzitutto perché quel giorno si affacciava su Piazza San Pietro il primo Pontefice non italiano dopo quasi cinquecento anni. Da lì annunciò di venire da un Paese lontano, la Polonia, e con un italiano incerto strinse il patto d’amore con i fedeli.

Aveva appena 58 anni quando divenne per tutti Giovanni Paolo II, 47 quando fu nominato cardinale e 26 anni quando decise di prendere i voti.
Si confessava ogni due settimane e non rinunciava mai all’ora di Adorazione eucaristica del giovedì, neppure quand’era in viaggio.

I NUMERI DI GIOVANNI PAOLO II

Nei suoi 27 anni di pontificato si contano 146 visite pastorali in Italia. Come Vescovo di Roma visitò 317 delle 332 parrocchie romane. I viaggi apostolici nel mondo sono stati invece 104. Da Pontefice ha scritto 5 libri e celebrato 147 riti di beatificazione, nei quali ha proclamato 1338 beati, e 51 canonizzazioni.

IL PERDONO, I GIOVANI E LA FAMIGLIA

Il 13 maggio del 1981 in piazza San Pietro sopravvisse ad un grave attentato e dopo una lunga degenza perdonò il suo attentatore.

Durante il suo pontificato Wojtila agì concretamente per un riavvicinamento tra Chiesa ed Ebraismo divenendo il primo pontefice a pregare in un tempio ebraico. Avvicinò i giovani alla Chiesa istituendo la Giornata Mondiale della Gioventù. Restò tuttavia inflessibile e conservatore su alcuni temi come la famiglia e la sessualità.

LA MALATTIA

Le voci di una sua rinuncia si sono susseguite più volte, soprattutto dopo l’attentato del 1981 e poi 15 anni dopo, una volta raggiunti i 75 anni di età. Ma lui lottò invece con la malattia fino alla fine, diventando anche per questo un’icona sofferente della Chiesa.
Morì a Roma il 2 aprile 2005 alle ore 21.37, alla vigilia della domenica della Divina misericordia, da lui istituita.

UNA CANONIZZAZIONE DA RECORD

La canonizzazione di oggi di Giovanni Paolo II è una delle più veloci della storia. Il record appartiene ad Antonio da Padova, morto il 13 giugno 1231 e acclamato santo appena un mese dopo la morte.

Fu Benedetto XVI ad accelerare i tempi per elevare all’onore degli altari Karol Wojtyla. Definendolo “Un gigante”, una “roccia di fede nell’umiltà”, il 1° maggio 2011, sul sagrato di piazza San Pietro, Ratzinger pronunciò commosso la solenne formula che iscriveva Giovanni Paolo II nel catalogo dei beati senza attendere i canonici cinque anni. L’ultimo passo è spettato invece a Papa Francesco che ha apposto la firma al decreto prima di annunciare la data della canonizzazione.
E sono in molti a cogliere le somiglianze tra Bergoglio e Wojtyla: “Nel sentirsi anzitutto vescovo di Roma e nel vivere intensamente e quotidianamente questo ministero”, ha detto il cardinale Camillo Ruini.

Leggi tutti gli approfondimenti dedicati da Formiche.net a Giovanni Paolo II:

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