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Case editrici e sinistra, chi sta con chi

Ci sarebbe anche una casa editrice nel nuovo progetto di una parte della minoranza Pd. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando e Matteo Orfini, rivela un’indiscrezione del Foglio, guideranno una nuova fondazione formata da 38 deputati e 13 senatori, legata a Editori Riuniti.

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Ma il vasto e variegato mondo editoriale italiano che rapporti ha con il vasto e variegato mondo della sinistra? Vediamo i vari (e cangianti) posizionamenti.

ESPRESSO
Il gruppo Espresso non si può certo dire anti-renziano. Sì, ci sono le riserve del suo fondatore Eugenio Scalfari che nel suo editoriale di Pasqua ha definito una “porcata” l’accordo tra il premier e Berlusconi sul Senato. Ma la corazzata editoriale guidata da Carlo De Benedetti ha sicuramente gradito la scalata del rottamatore verso Palazzo Chigi.

MICROMEGA
Discorso a parte merita una costola di quel gruppo. La costola più intellettuale e a sinistra, rappresentata da Micromega. La rivista diretta da Paolo Flores d’Arcais è stata il primo sponsor del leader della sinistra greca Alexis Tsipras alla presidenza della Commissione europea. L’appello firmato da nomi illustri come Andrea Camilleri, Michele Serra, Moni Ovadia, Furio Colombo, Carlo Freccero e Luciano Canfora è stato il motore per la lista “L’altra Europa” che lo sostiene in Italia. Incomprensioni e litigi sulle candidature hanno poi frenato qualche entusiasmo, Camilleri ha ritirato la sua candidatura con una lettera indirizzata a Tsipras firmata anche da D’Arcais.

Micromega resta comunque il riferimento per chi guarda più a sinistra del Pd. Anche se questo non fa rima con Nichi Vendola. D’Arcais non ha particolare stima per il leader di Sel tanto che lo punzecchia dal suo profilo Twitter sulla sua famosa telefonata con l’ex capo delle relazioni esterne dell’Ilva, Girolamo Archinà.


CHIARELETTERE
In connubio con il Fatto quotidiano è poi Chiarelettere. La casa editrice è entrata nel 2009 come azionista del giornale diretto da Antonio Padellaro. Il filone è quello di una sinistra giustizialista, polemica, controcorrente di cui Marco Travaglio è il massimo esponente, pur avendo iniziato al Giornale e al Borghese. Una sinistra infatuata in passato dal dipietrismo e poi dal grillismo. Chiarelettere fino al 2013 ha avuto anche un sodalizio professionale con il guru del M5S, Gianroberto Casaleggio, la cui società gestiva il cliccatissimo portale della casa editrice, cadoinpiedi.it.

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