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Test Invalsi: calendario, risultati e polemiche

Oltre 2 milioni di studenti italiani da domani saranno messi alla prova con i test di valutazione Invalsi.
Le prove coinvolgeranno quest’anno le classi seconde e quinte della scuola primaria, le terze della scuola media e il secondo anno della scuola superiore. Come sottolinea il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini lo scopo sarà quello di “valutare i livelli di apprendimento e le competenze in due ambiti fondamentali”, l’italiano, comprensione della lettura e grammatica, e la matematica.

LE PROVE
Gli studenti interessati saranno oltre 2.285.000 e le prove differiranno in base al livello scolastico. Collegate direttamente con i programmi di studio nazionali, andranno da un minimo di 20-25 domande per materia per la seconda primaria a un massimo di circa 50 domande, sempre per materia, per la seconda superiore.

A variare in funzione del livello scolastico saranno anche i tempi previsti per lo svolgimento: per la II primaria 45 minuti per entrambe le prove, per la V primaria e la III secondaria di primo grado 75 minuti, per la II secondaria di secondo grado 90 minuti.

IL CALENDARIO
Il piano del ministero prevede il 6 maggio 2014 la prova di italiano per la seconda e quinta primaria mentre il 7 maggio ci sarà la prova di Matematica; il 13 maggio la prova di Italiano e Matematica per la seconda della secondaria di II grado. Mentre il 19 giugno 2014 è in programma la prova di italiano e matematica di terza media che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Da quest’anno non verrà più svolta la prova di prima media.

I RISULTATI
Dal prossimo 10 luglio sarà disponibile un primo rapporto sugli esiti delle prove, basato sui dati campionari, mentre a settembre le scuole avranno a disposizione i dati relativi alle loro classi.

LE CRITICHE
Il presidente dell’Invalsi Anna Maria Ajello insiste intanto sull’efficacia delle rilevazioni. Ma le critiche si muovono tutte verso la stessa direzione: i quiz hanno costi elevati (circa 14 milioni all’anno) e i risultati di anno in anno non aggiungono elementi di novità rispetto alle rilevazioni precedenti: gli alunni modello continueranno a sedere sui banchi del nord e brilleranno più in italiano che in matematica.

LO SCIOPERO

Cobas Scuola ha annunciato intanto lo sciopero generale per le giornate di domani e del 7 di maggio nelle scuole dell’infanzia e nelle elementari e il 13 maggio per le scuole medie inferiori e superiori. “L’Invalsi – si legge in una nota di Cobas Scuola in cui si illustrano le ragioni dello sciopero generale – è nata vent’anni fa insieme ai piani di demolizione della scuola garantita dalla Costituzione, perseguendo il progetto eversivo del libero mercato dell’Istruzione, a vantaggio dell’istruzione privatizzata. Il rifiuto del mono-pensiero Invalsi è nell’interesse di tutti: utenti e lavoratori della scuola. La scuola deve essere considerato un bene comune strategico come l’acqua. E’ per tutto questo che chiamiamo alla lotta i lavoratori della scuola”.

“Mi viene il dubbio che l’Invalsi serva solo alla nostra classe politica, per legittimare, di ministro in ministro, qualche scelta”, scrive sul Fatto Quotidiano Alex Corlazzoli, giornalista e maestro impegnato in prima persona con i test, che ricorda ai genitori che è loro diritto non permettere la somministrazione dei quiz ai loro figli con eccezione dell’esame di Stato.

Ad invitare i genitori a boicottare i test sono anche altri: convinta che gli effetti della libertà costituzionale di apprendere e insegnare non siano né quantificabili né misurabili è l’Associazione riconquistare la sovranità (ARS), che per questo ha invitato i genitori ad impedire la somministrazione dei quiz e gli insegnanti ad aderire allo sciopero.

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