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Liberato Bowe Bergdahl, l’unico soldato americano prigioniero in Afghanistan

La Casa Bianca ha reso noto che il sergente Bowe Bergdahl è stato liberato dai talabeni. Bergdahl era l’unico soldato americano prigioniero di guerra in Afghanistan: è stato rilasciato pacificamente dopo 5 anni di prigionia. Secondo quanto scrive il Washington Post il rilascio del sergente è stato seguito dalla liberazione di cinque detenuti afghani di Guantanamo (qui i volti).

Bergdahl sarebbe stato prelevato sabato mattina in una località imprecisata dell’Afghanistan (pare al confine pakistano), in cui era stato condotto dai suoi aguzzini, da un’unità delle forze speciali. Appena salito sull’elicottero che lo ha tratto in salvo, ha scritto su un piatto di carta le lettere “SF” per indicare “Special Forces”: a quel punto i componenti dell’unità, a bordo insieme a lui, hanno risposto insieme “Sì!”, e secondo le fonti Bergdahl è scoppiato in un pianto liberatorio. Adesso è atteso alla base di Bagram per la valutazione delle sue condizioni di salute – che a prima vista sono sembrate buone, anche dato che il militare camminava da solo al momento del prelievo.

Obama che ha dato di persona la notizia alla nazione, ha detto di essersi sentito orgoglioso di aver potuto chiamare i famigliari.

Il rilascio di Sgt Bergdahl è frutto di una trattativa intavolata diversi mesi fa, e veicolata anche attraverso contatti in Qatar – la storia è lunga, forse se ne parlerà ancora, anche perché questo è l’aspetto più interessante. Si pensa sia stato detenuto in Pakistan.

Rapito nel 2009, la sua cattura, avvenuta nella città di Yahya Khel (provincia di Paktika, sud-est del paese), è sempre stata un mistero. All’epoca aveva 23 anni, e stando alla ricostruzione ufficiale i talebani lo avrebbero preso mentre aveva lasciato la base, unico americano insieme a un gruppo di locali – secondo qualcuno, aveva bevuto. Apparteneva alla 32° Brigade Combat, 25° Divisione Fanteria, del 501° Reggimento del 1° Battaglione con sede a Fort Richardson, in Alaska.

Bergdahl viene da Hailey, Idaho, educato a casa, è stato ballerino – era il principe quando la Ballet Scholl Sun Valley aveva rappresentato “La Sirenetta” -, schermidore e lettore vorace: non il prototipo di un Terminator, ma è da sempre stato affascinato dalla armi, passione esibita anche partecipando a rievocazioni medioevali spada in mano. Voleva girare il mondo: si era imbarcato in un peschereccio in Alaska, girato in bici la California, viaggiato in Europa.

Per quello che si sa, il sergente era tenuto in custodia dalla rete talebana Haqqani, fazione nota per la linea dura: i suoi rapitori avevano rilasciato cinque video in cui si parlava di Bergdahl. La liberazione, secondo i funzionari della Difesa potrebbe essere vista come una possibilità di apertura del dialogo tra Taliban e governo, anche se il gruppo combattente che lo ha rilasciato non ha indicato disponibilità ad impegnarsi in negoziati più ampi.

@danemblog

 

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