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Ecco come inizia a lavorare il ministero dell’Economia del Papa

vaticano

Entra a regime una della riforme più rilevanti del primo anno di pontificato di Francesco. La segreteria per l’Economia guidata dal cardinale australiano George Pell si è insediata nell’antico Torrione di San Giovanni, nei Giardini vaticani. E’ lì che sono stati organizzati gli uffici per l’organismo che il Papa ha deciso di istituire ex novo lo scorso inverno dopo aver vagliato e approvato i suggerimenti formulati dalla consulta degli otto porporati consiglieri (di cui Pell fa parte) e della commissione preposta alla riforma delle strutture economiche e finanziarie della Santa Sede.

SCIOLTE LE COMMISSIONI REFERENTI ISTITUITE LA SCORSA ESTATE

Proprio quest’ultima, insieme a quella referente sullo Ior, è stata sciolta nelle scorse settimane in quanto il lavoro per il quale era stata istituita tramite chirografo pontificio la scorsa estate, si è concluso. Lo stesso segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, aveva sottolineato in un’intervista concessa ad Avvenire che entrambi gli organismi sarebbero stati a tempo.
Che Francesco sia deciso a evitare che in futuro si ripetano gli scandali degli ultimi anni è chiaro fin da quando decise di anticipare di un anno rispetto ai piani iniziali la riforma del “comparto” finanziario della Santa Sede. D’altronde, aveva ricordato, questa era stata una delle richieste più insistenti fatte dai cardinali fin dai tempi delle congregazioni generali del pre-Conclave.

LE PAROLE DEL PAPA SUGLI SCANDALI FINANZIARI

Tornando la scorsa settimana dal viaggio di tre giorni in Terra Santa, il Papa aveva ribadito che “nell’amministrazione economica serve onestà e trasparenza. Le due commissioni hanno fatto le loro conclusioni e adesso con il ministero e la Segreteria per l’economia diretta dal cardinale Pell si porteranno avanti le riforme consigliate. Ma ci saranno ancora incongruenze, ci saranno sempre, perché siamo umani. E la riforma deve essere continua. La Segreteria dell’Economia aiuterà ad evitare scandali e problemi. Per esempio nello Ior sono stati chiusi 1600 conti, di persone che non avevano diritto. Lo Ior è per l’aiuto alla Chiesa, hanno diritto vescovi, e diocesi, dipendenti del vaticano, le loro vedove, le ambasciate, ma niente di più. Non è una cosa aperta. E questo è un buon lavoro, chiudere i conti di chi non ha diritto”.

IL MANAGER AUSTRALIANO CHE LAVORERA’ CON IL CARDINALE PELL

Per la mole notevole di lavoro che avrà davanti, il cardinale Pell ha scelto di portarsi nel Torrione di San Giovanni solo persone fidate, a cominciare dal laico Danny Casey. Sarà lui, australiano di Sydney e già responsabile della Giornata Mondiale della Gioventù del 2008, a sovrintendere alla sezione del project management della Segreteria. A rivelare la lettera con cui Casey ha annunciato il trasferimento a Roma, è stato il The Catholic Weekly. Non si è trattato di una scelta facile, ha aggiunto il manager, e il sì è arrivato solo dopo molte ore di preghiera e riflessione”. La nomina di Casey a braccio operativo di Pell era attesa – nota ancora il settimanale cattolico australiano – fin dallo scorso febbraio.

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