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Grecia e Italia, ecco come e quanto investono gli Emirati Arabi Uniti

Emirati Arabi e Cina investono massicciamente nella Grecia post memorandum, rispettivamente con 36 e 6,5 miliardi di euro. Ecco come, dopo le puntate arabe in Italia che hanno portato al matrimonio tra Etihad e Alitalia, i denari degli Emirati Arabi fanno rotta sulla Grecia ma guardando con interesse all’intera area mediterranea.

ALI-HAD

Dopo aver quasi risolto la partita con Roma, dagli Emirati si apre un altro fronte di possibili e future convergenze. Trentasei miliardi di euro pronti dagli Emirati Arabi per essere riversati in Grecia. Primo obiettivo del Consiglio gli investimenti di Abu Dhabi, è l’Astir Palace Resort di Atene, una struttura faraonica presente nella lista delle privatizzazioni e degli immobili che lo Stato ha messo sul mercato, proprio come il vecchio aeroporto di Atene, per cui il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ha annunciato un investimento da 7 miliardi di euro.

BUSINESS E LAVORO

Accanto al business che verrà creato, le stime emiratine parlano di un’opportunità di lavoro per circa 50mila occupati. Gli annunci sono giunti in occasione del Comitato ministeriale EAU-Grecia nella capitale greca, alla presenza delle autorità elleniche (come il Vice Primo Ministro greco e Ministro degli Esteri, Evangelos Venizelos) e del Ministro dell’EAU, Sultan bin Ahmed Al Jaber. I greci potrebbero a questo punto sostenere la candidatura degli Emirati all’esenzione dall’obbligo del visto Schengen oltre alla gara per diventare sede del World Expo 2020.

COLLABORAZIONE

La parte araba ha inoltre approfittato dell’occasione commerciale per stringere un’alleanza anche politica con la Grecia, a cui chiedere appoggio in vista della candidatura degli Emirati Arabi Uniti per l’adesione non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il periodo 2022-2023, oltre che per una serie di altri passaggi come la nomina per la rielezione dei membri del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite per il 2016-2018, la nomina per la rielezione alla International Telecommunication Union (ITU) per il 2015-2018.

CHI HA FIRMATO

Sono stati siglati accordi in una serie di ambiti come la promozione degli investimenti e cooperazione in campo militare, agroalimentare e sportiva tra società come Al Maabar International Investment, Latsis Group, Lamda Development, Energy Solutions, Abu Dhabi National Energy Company, Gek Terna Group.

CINA

Non solo gli Emirati, ma anche la Cina ha messo gli occhi sulla Grecia. Non da oggi Pechino dispone un vero e proprio “braccio meccanico” operativo al centro dell’Egeo, grazie alla privatizzazione del porto del Pireo che ha consentito dieci anni fa alla Cosco Cina (che possiede il 67% del porto) di operare in una delle aree più significative del mare nostrum, permettendo alle navi porta container in rotta verso l’Europa di evitare l’approdo a Rotterdam, risparmiando così una settimana di viaggio.

ACCORDI

Due giorni fa ecco la visita ad Atene del primo ministro Li Ketsiangk con al seguito un gruppo di industriali. Al termine della visita in Grecia, sono stati siglati 19 accordi commerciali per un valore stimato di 6,5 miliardi di dollari. Tra i principali accordi la collaborazione per promuovere gli scambi e la cooperazione degli investimenti, firmato dal ministro dello Sviluppo Nikos Dendias e il suo omologo cinese Gao Hucheng, così come un accordo sui prestiti bancari cinesi al fine di costruire nuove navi greche nei cantieri navali cinesi. La Grecia potrà esportare prodotti come olio d’oliva, vino e marmo mentre in loco i cinesi costruiranno parchi solari.

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