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Ecco il gaio programma di Francesca Pascale e Vittorio Feltri

“La tessera Arcigay non è solo un atto di testimonianza, comporta impegni da prendere in prima persona”. Sono le parole del presidente Arcigay Flavio Romani, dopo l’iscrizione di Vittorio Feltri e Francesca Pascale all’associazione per i diritti delle persone LGBT. “A Feltri allora chiediamo l’apertura di uno spazio di discussione sul linguaggio giornalistico – continua Romani nel comunicato stampa presente sul sito dell’Arcigay – da costruire assieme nel rispetto dei reciproci ruoli. A Francesca Pascale chiediamo invece di farsi capofila di un movimento all’interno di Forza Italia, che metta la centro le nostre istanze”.

MATRIMONIO E ADOZIONI

L’iscrizione di Francesca Pascale e Vittorio Feltri all’Arcigay è avvenuta in concomitanza con l’Onda Pride 2014, una serie di manifestazioni organizzate in contemporanea in tantissime piazze italiane, con lo scopo di portare nell’agenda politica i temi dei diritti civili alle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans, queer e intersessuali. La notizia è arrivata attraverso un comunicato: “Francesca Pascale e Vittorio Feltri annunciano la loro iscrizione all’Arcigay poiché ne condividono le battaglie in favore dell’estensione massima dei diritti civili e della libertà”. E sul Giornale, la fidanzata di Silvio Berlusconi e ora uno degli esponenti più influenti di Forza Italia si è dichiarata favorevole anche alle adozioni per le coppie omosessuali, e non solo: “La libertà non ha confini, per esempio io sono favorevole alle adozioni riguardo alle coppie dello stesso sesso, come sono convinta che ci vorrebbe più elasticità per le adozioni volute dalle coppie di fatto. Credo che una coppia dello stesso sesso possa dare amore a un bambino quanto una coppia eterosessuale, l’ingrediente fondamentale per una coppia, per una famiglia non sono gli status, ma l’amore”.

LE PAROLE DI FRANCESCA PASCALE

L’apertura verso le coppie omosessuali – ma anche le coppie di fatto – da parte della compagna dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risale al 13 giugno, quando la Pascale ha dichiarato, in un’intervista al Corriere della Sera: “Lo dico da cristiana, da cattolica, da donna che vive nella condizione di coppia di fatto: sì alle unioni civili, sì al rispetto per la libertà individuali”. Francesca Pascale ha auspicato, poi, l’avvio di un dibattito interno al centrodestra sostenendo che “siamo liberali fino in fondo e non soltanto quando ci interessa o quando ci fa comodo. Va bene rispettare ciò che dice la Chiesa, ma la Chiesa deve rispettare anche la libertà di uno stato laico e non confessionale, altrimenti si sconfina nella discriminazione di chi non è cattolico”.

LA SVOLTA DI FELTRI

Anche Vittorio Feltri, dopo essere stato condannato nel 2011 dal tribunale di Milano per un insulto omofobo rivolto a Gianpaolo Silvestri, fondatore negli anni ’80 proprio dell’Arcigay, sembra aver cambiato opinione sull’omosessualità e i diritti della comunità LGBT. L’editorialista del Giornale ha dichiarato all’Adnkronos: “Noi siamo per la libertà, senza discriminazioni, convinti che sia necessario superare i pregiudizi che generano equivoci, banalità, insulti noiosi e stupidi. Quando si tratta di trasformare i diritti in fatti concreti si trovano tutti in difficoltà” e ha lanciato anche una stoccata al presidente del Consiglio: “Renzi ha fatto tanti annunci e poi è finito in un sistema istituzionale che rende difficile qualsiasi iniziativa. Ogni volta che ci ha provato Berlusconi si è trovato il mondo addosso”.

LE PAROLE DI BERLUSCONI

“Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti”, queste le parole di Silvio Berlusconi dopo la notizia dell’iscrizione della sua compagna e di Vittorio Feltri all’Arcigay. Ha poi aggiunto che “da liberale, ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà”.
Difficile, tuttavia, dimenticare le battute a sfondo omofobo che l’ex Premier ha più volte fatto in occasioni pubbliche: “Meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere gay” (2011), “Ragazzi se tutto va bene mi sa che veramente ve le porto le veline, le minorenni, altrimenti ci prendono tutti per gay” (2009), “In Italia sono santificati solo i comunisti e i gay” (2005).

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