Skip to main content

La lettera di Berlusconi per il karakiri del centrodestra

E’ di oggi l’arrivo della seguente mail a firma dell’On. Silvio Berlusconi che riportiamo integralmente:

“Da vent’anni ci impegniamo in solitudine per dare al nostro Paese istituzioni che garantiscano democrazia, efficienza e governabilità.
Per la prima volta (ma meglio tardi che mai) riscontriamo la volontà di altre forze politiche di concorrere davvero a quel percorso di riforme che abbiamo lungamente auspicato. Ho invitato ed invito i nostri deputati e i nostri senatori a sostenere convintamente questo percorso, a cominciare dalla riforma che riguarda il Senato, che sarà seguita dalla discussione e approvazione della nuova legge elettorale e dalla riforma del Titolo V.
Nel lungo cammino che ancora ci attende per modernizzare il nostro assetto istituzionale avremo modo di affrontare insieme queste riforme, di migliorarle e di ampliarne, ove possibile, gli ambiti e gli obiettivi. Ribadisco che il nostro dialogo con le forze che compongono l’attuale maggioranza di governo è limitato al solo tema delle riforme istituzionali. Forza Italia resta infatti convintamente all’opposizione, non condividendo la politica economica e la politica sulla giustizia sino ad ora messe in atto da questo esecutivo.

Grazie per il tuo sostegno.
Cordialmente,

Silvio Berlusconi”

Non si comprende come possa il Cavaliere chiedere ai suoi parlamentari di sostenere le due riforme istituzionali, del Senato e della legge elettorale “Italicum”, partorite dal “patto del Nazareno”. Riforme che prefigurano di consegnare l’Italia all’egemonia di un’ambigua proposta politica renziana destinando il centro-destra a una lunga opposizione senza speranza.
Tutto ciò solo per far fuori i vecchi amici del NCD, di Scelta civica e dell’UDC, costringendoli all’ennesima forzata coalizione pronta a subire il condizionamento del “Cavaliere dimezzato” forte del suo fidato scudiero mezzano fiorentino? O ci sono altre clausole segrete e sin qui inespresse in quel patto redatto dai due fiorentini?

Abbiamo apprezzato la reazione del sen. Quagliariello che annuncia voto contrario, se l’Italicum non cambia, così come le prese di posizione nette degli On. Bersani e di Civati del PD, espressione di un’antica cultura democratica della sinistra più coerente con la sua lunga storia.
Ci auguriamo che anche l’UDC superi le ambiguità di Casini e che, con le altre opposizioni in parlamento, non si dia sostegno a una riforma i cui caratteri incostituzionali e dalle conseguenze imprevedibili sul piano democratico abbiamo a più riprese denunciati.
Dei Popolari di Mauro conosciamo e apprezziamo la loro coerenza e forte determinazione a salvaguardia delle regole democratiche. Con tutti loro pronunciamo un forte NO a tragicomiche riedizioni peggiorative della famigerata “Legge Acerbo” e un fortissimo SI a dare pratica attuazione alle sentenze della Corte Costituzionale e della Cassazione in materia di legge elettorale.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter