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La politica si ispiri a Papa Francesco

Questo articolo è stato pubblicato su L’Arena di Verona, Giornale di Vicenza e Bresciaoggi

Tutto comincia con tre donne e tre uomini senza nome e senza volto (per rispetto) che vengono da Germania, Irlanda e Gran Bretagna. Sono stati vittime di violenza sessuale in passato – un passato che per loro non passa – da parte di religiosi. Il Papa ha voluto riceverli e ha chiesto perdono per quel grave peccato (“anche di omissione”, ha precisato Francesco). E ha pronunciato parole contro i pedofili che di rado s’ascoltano e ancor meno si applicano in politica su tanti temi: “tolleranza zero”.

La nuova Chiesa del perdono e della tolleranza zero si schiera contro i crimini compiuti dai suoi stessi e indegni rappresentanti. Essi hanno tradito la fede dei credenti e la fiducia dei fedeli, specie se bambini. Gesti e pensieri inequivocabili del Papa venuto da lontano. Dal lungo incontro con le vittime di abusi, al messaggio nella poco usata madrelingua spagnola, quasi a voler dire che è convinzione personale dell’uomo Bergoglio e non solo visione pastorale del papa Francesco.

Ma non c’è da stupirsi. Pochi giorni fa lo stesso pontefice aveva scomunicato i mafiosi. “Abbiamo aspettato un secolo e mezzo che un Papa lo facesse”, ha sottolineato il magistrato Nicola Gratteri, tra i più esperti nella lotta alla ‘ndrangheta. Questa scomunica ha reso indecente, durante una processione, l’inchino a cui è stata costretta una Madonna davanti alla casa di un boss di paese ed ergastolano.

In neanche un anno e mezzo, dall’insediamento di Bergoglio in Vaticano, è successo quel che molti, in Calabria e altrove, mai avrebbero immaginato. Ormai sul carro di Francesco sono saltati tutti. Ma non tutti hanno colto l’importanza del cambiamento: e ogni riferimento ai politici è voluto. A volte le parole giuste al momento giusto hanno più forza del vento. Ma gli esempi e la coerenza dei comportamenti alimentano un ciclone. Chi predica bene e razzola bene, sarà sempre più credibile. Anche quando sbaglierà (neppure un Papa è infallibile).

Se la politica scomunicasse con gli atti e fatti i suoi corrotti e chiedesse scusa per gli errori compiuti, e vivesse con probità e coerenza, l’intera società civile ne trarrebbe enorme beneficio. Tolleranza zero anche in politica, forse l’unico miracolo che neanche Francesco riuscirebbe a compiere.

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