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Apple-Ibm, alleanza win-win? Tutte le prime analisi degli esperti

L’accordo AppleIbm è “storico”, su questo gli analisti non hanno dubbi. Ma funzionerà?

LA VOCE DELL’ANALISTA

“Data la forza e copertura di mercato di Ibm, questa partnership offre ad Apple in un sol colpo la capacità di raggiungere i clienti enterprise e credibilità nel mondo business”, afferma Frank Gillett, analista di Forrester Research, che aggiunge: “Ibm da parte sua guadagna un vantaggio nella gara per la conquista del primo posto tra le soluzioni mobile per aziende”.

IL COMMENTO DI IBM

“Siamo in due posizioni di forza indipendenti”, ha dichiarato Bridget van Kralingen, senior vice president of global business service di Ibm al sito di Usa Today: “Ibm è l’eccellenza per l’enterprise, Apple lo è per il mondo consumer e il design”.

LA COMPLEMENTARIETA’

“Ibm e Apple si completano a vicenda”, concorda Richard Doherty, direttore della società di consulenza Envisioneering Group: “Sembrerebbe una di quelle rare situazioni in cui entrambe le parti vincono”. L’Ibm darà una spinta al trend del “bring your own device” al lavoro (ovviamente il device sarà della Apple) “perché le persone identificano Ibm con un marchio che garantisce affidabilità e sicurezza”, dice Doherty.

LE PAROLE DI COOK

Nel presentare l’accordo, il Ceo di Apple Tim Cook ha detto che i device iOs sono già usati da oltre il 98% delle aziende Fortune 500 e da più del 92% delle Global 500. “Ma ora per la prima volta portiamo la rinomata Big data analytics di Ibm a servizio degli utenti di iOs e questo apre un’enorme opportunità di mercato per Apple”, ha osservato Cook.

GLI ATTENDISTI

Non tutti però sono così ottimisti. L’analista Gene Munster, proprio perché Apple è già presente nella maggior parte delle grandi aziende, non si aspetta che l’alleanza con Ibm “produca un impatto significativo sugli utili di Apple. Inoltre, Ibm prima o poi potrebbe offrire soluzioni simili sui device con sistema Android“, dice Munster. E per Daryl Plummer di Gartner, l’impatto finanziario su Ibm dipenderàdalla capacità di vendere queste nuove applicazioni alle aziende: “Dal punto di vista del guadagno, sarà o nero o bianco: o vendono le app, o l’accordo non funziona. Ma è presto per fare previsioni”, dice l’analista.

CHI GONGOLA DI PIU’?

Tuttavia l’alleanza con Ibm potrebbe dare più credibilità al sistema operativo di Apple nel mondo enterprise. iOs è l’ambiente di sviluppo preferito da molti sviluppatori, ma Google Android è usato su un maggior numero di terminali mobili. L’endorsement di Ibm verso iOs potrebbe far pendere in modo decisivo l’ago della bilancia verso Apple. “Se Ibm riesce a convincere gli utenti aziendali di poter integrare i device Apple con i loro sistemi It, la diffusione potenziale è enorme”, afferma Roger Kay di Endpoint Technologies. “Questa alleanza rende più difficile considerare seriamente i device Android per gli utilizzi aziendali”, sostiene Tim Bajarin, presidente della società di ricerca Creative Strategies. Inoltre, l’avallo dato da Apple ad Ibm aiuterà ad attrarre sviluppatori veso la piattaforma di sviluppo software cloud di Big Blue, chiamata Bluemix.

GLI EFFETTI SUI CONCORRENTI

Insomma, ancora una volta, una situazione win-win. E sicuramente anche un colpo ben assestato alla concorrenza: secondo Bajarin, l’alleanza Apple-Ibm ha un impatto sulle aspirazioni di Google e di Microsoft a conquistare clienti aziendali con le loro piattaforme mobili. Per Gillett di Forrester, ora anche Google dovrà cercarsi un partner e non sarà facile trovarne uno all’altezza di Ibm. Inoltre, “Gli utenti che Apple e Ibm inseguono con questo accordo sono proprio quelli che Microsoft sta cercando di conquistare da anni con i Windows Phone”, osserva Charles King di Pund-IT. Carolina Milanesi, analista di Kantor Worldpanel, pensa invece che l’alleanza tra Apple e Ibm potrebbe infliggere il colpo di grazia a BlackBerry. Ma a preoccuparsi potrebbero essere anche, secondo Zdnet.com, Samsung, la cui divisione business-to-business ha da sempre sostenuto l’uso dei device Android nelle aziende, e Sap e Oracle, colossi del software enterprise che cercano di portare le loro app nelle aziende e sul cui terreno ora Ibm è entrata con decisione e un’alleata dal brand imbattibile.

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