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Baruffa tra Aeronautica militare e Pd sui controllori di volo

Non piace all’Aeronautica Militare l’emendamento fatto approvare nei giorni scorsi dall’onorevole Roberto Giachetti (Pd), nell’ambito dell’esame del decreto sulla riforma della Pubblica Amministrazione e che nei fatti consente il transito dei controllori di volo dall’Aeronautica Militare all’Enav. “L’approvazione di questo emendamento – dice Giachetti -, che recepisce interamente le istanze del Partito per la tutela dei diritti dei militari e Forze di Polizia è una concreta dimostrazione che razionalizzare le risorse e le professionalità disponibili, non solo è possibile, anche nel senso di una loro effettiva valorizzazione, ma produce significativi risparmi economici sia per la Forza Armata che per l’Enav”.

IL CONTENUTO

In particolare – si legge nell’emendamento – “per agevolare il transito dell’erogazione dei servizi di volo dall’ambito militare all’Enav negli aeroporti di Roma-Ciampino, Verona-Villafranca, Brindisi-Casale, Rimini e Treviso, il personale militare, in possesso delle abilitazioni di controllore del traffico aereo militare ivi impiegato, può transitare, a domanda, nei corrispondenti ruoli del personale civile di Enav, entro il limite del relativo fabbisogno, secondo criteri di mobilità geografica, anzianità di servizio e senza limiti di età”.

LA FORZA ARMATA CONTESTA

Quello che l’Aeronautica contesta è sostanzialmente il fatto che non è vero che da questo provvedimento scaturirebbero risparmi; né per la Forza Armata né per la società di assistenza al volo e che il processo, così come inteso, contrasterebbe con quanto convenuto direttamente tra le parti interessate, mediante un apposito accordo di programma sul passaggio di alcuni aeroporti militari all’aviazione civile (in tutto 15), che ha coinvolto a suo tempo Aeronautica Militare, Enav e Enac, ovvero i soggetti preposti per la parte regolatoria e per quella operativa. In particolare, l’Aeronautica ha intrapreso la cessione ad Enav dei servizi di navigazione aerea su 5 aeroporti già transitati al demanio civile. Su 2 dei 5 scali in questione, Ciampino e Villafranca la cessione è già stata attuata, mentre a breve transiteranno anche gli aeroporti di Rimini, Treviso e Brindisi.

PER L’AM NESSUN RISPARMIO

“Anche implementando questo emendamento non ci sarebbe nessun tipo di risparmio”, ha fatto sapere la Forza Armata. “Il fatto che questi servizi dovessero transitare era noto, in quanto pianificato dalle parti interessate. Il personale in questione poi – sottolinea l’AM – è personale pregiato che costa (al contribuente, ndr), specie relativamente alla formazione, pertanto è stato previsto di reimpiegarlo altrove”. “Se questo personale dovesse essere perso – ha continuato l’AM – ne scaturirebbe un danno, perché la Forza Armata sarebbe costretta a formarne di nuovo con sforzo notevole. Inoltre, l’Enav in questo ambito non ha provveduto all’assunzione di altro personale, ma ha semplicemente razionalizzato internamente le proprie risorse per poter assumere questi servizi”. “Anche per la SpA – ha detto l’AM – assumere del personale che non serve sarebbe un danno”.

I PROTAGONISTI

“Due soggetti (Enav e Forza Armata, ndr) si sono messi a suo tempo d’accordo per non dare alcuna discontinuità ai servizi offerti. A Ciampino, dove già la transizione è stata effettuata tutto ha funzionato in maniera egregia, stessa cosa a Villafranca e questo accadrà, grazie ad un lavoro pianificato con diligenza e trasparenza, sugli aeroporti che ancora devono effettuare il passaggio”, ha proseguito la Forza Armata. “Una dimostrazione di efficienza che non può essere vanificata a vantaggio di una ristretta categoria di persone”.

LA POSIZIONE DI ENAV

Enav per parte sua, sentita in commissione Difesa e Trasporti della Camera in materia di aeroporti militari aveva dichiarato, lo scorso 25 giugno, che sul personale operativo da impiegare nella fornitura dei servizi della navigazione aerea negli aeroporti in transito, rilevava che “in base alla programmazione effettuata non sussisteva in maniera specifica per gli aeroporti di Roma Ciampino e di Verona Villafranca la necessità di selezionare e formare nuovi controllori del traffico aereo per la fornitura dei servizi, con relativi costi aggiuntivi per la società”. “Tale esigenza – ha dichiarato l’amministratore unico di Enav, Massimo Garbini – è stata soddisfatta con personale già operativo, attraverso istituti interni, senza alcun costo aggiuntivo aziendale”.

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