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Cosa si sono detti Renzi e Berlusconi (oltre le riforme)

Patto del Nazareno, versione numero quattro. Nonostante strilli e malumori, il presidente del Consiglio e il leader di Forza Italia tengono fede al patto sulle riforme. Anzi, sembrano allargarne la portata. L’Italicum è stato sicuramente il punto nevralgico del nuovo incontro tra i due a Palazzo Chigi. Ma indiscrezioni raccolte da Formiche.net parlano di un altro importante tema all’ordine del giorno: l’economia.

Non è ancora chiaro se sia stato siglato o meno un Nazareno ad hoc sull’argomento, come suggerito su Formiche.net nei giorni scorsi, come sollecitato dal Foglio e auspicato da Renato Brunetta ieri su Avvenire. Ma è certo che sul tavolo un dossier su come riportare dritta la barra dei conti pubblici è stato aperto.

Del resto, anche su questo versante, gli interessi dei due leader coincidono. Renzi in questa partita si gioca tutto il suo capitale politico, Berlusconi quello finanziario. Oltre naturalmente alle sorti del Paese che né il premier né l’ex premier vogliono veder affidate a un organismo esterno come la Troika.

Nonostante l’ottimismo berlusconiano di facciata, “la ripresa è come l’estate, magari non è bella come volevamo, arriva un po’ in ritardo ma arriva” ha detto ieri il premier, i segnali preoccupanti ci sono tutti. La crescita economica ancora sotto zero certificata dall’Istat, il report negativo di Goldman Sachs, il realismo di Pier Carlo Padoan su “un’economia che stenta a uscire dalla recessione”. Insomma meglio correre ai ripari. Ecco perché ieri Renzi ha avuto un vertice durato ore con il ministro dell’Economia, ecco perché sembra abbia aperto oggi il dossier anche con il principale leader dell’opposizione.

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