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Irak, che cosa stanno combinando i terroristi dell’Isis

L’avanzata dei terroristi dell’Isis sta mettendo in fuga migliaia di cristiani che si spostano nel nord dell’Iraq e la reazione degli Stati Uniti è arrivata con l’autorizzazione da parte di Obama a possibili attacchi aerei e invio di aiuti umanitari nella zona.

L’ESODO DEI CRISTIANI

Sarebbero circa un quarto della minoranza dei cristiani presenti in Iraq – come si legge su Repubblica – ad aver iniziato l’esodo verso il nord del paese e verso il Kurdistan iracheno, dopo l’avanzata dei miliziani dell’Isis a Qaraqosh nella provincia di Niniveh. Nella notte, a Qaraqosh, sono stati saccheggiati e bruciati manoscritti religiosi.

L’AIUTO DEGLI STATI UNITI

L’autorizzazione a raid aerei firmata dal presidente Obama per aiutare i cristiani perseguitati in Iraq apre nuovamente il dibattito sull’opportunità di questo intervento. Il New York Times si chiede quanto un nuovo intervento Usa in Iraq sia opportuno. Oltre gli Stati Uniti, anche la Francia ha offerto aiuti umanitari ai civili in difficoltà.

NON SOLO CRISTIANI

Cristiani perseguitati, ma non solo. La minoranza religiosa yazidi è in fuga verso la Turchia dopo l’uccisione di 500 persone da parte dei jihadisti dell’Isis. Intanto il ruolo strategico del Kurdistan potrebbe essere una speranza per quel che resta dell’Iraq.

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