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Papa Francesco in Corea guarda alla Cina e benedice Xi Jinping

Sin dall’inizio del suo pontificato, Bergoglio ha guardato al rapporto con la Cina come un elemento di rilevanza strategica.

La scelta del diplomatico italiano Pietro Parolin per la Segreteria di Stato è stata il segno della volontà di riprendere quelle relazioni segrete e dirette con Pechino che nel tempo si erano affievolite se non interrotte. In questi giorni, l’importante visita in Corea del Sud. E durante il volo che lo ha portato a Seul, Papa Francesco – secondo quanto scritto dall’agenzia LaPresse/AP – ha inviato un telegramma a Pechino esprimendo benedizione e preghiere per il presidente Xi Jinping e per il popolo cinese.

Il ministero degli esteri cinesi ha risposto con una dichiarazione nella quale ricorda il proprio impegno a stabilire un “dialogo costruttivo” e a rafforzare i legami col Vaticano. Il protocollo vaticano in effetti richiede al Papa di mandare durante il volo telegrammi ai capi di Stato dei Paesi dei quali entra nello spazio aereo. In genere non fanno notizia. In questo caso invece si è trattato di un scambio importante, dal momento che l’ ultima volta che un Papa chiese di passare sullo spazio aereo cinese, nel 1989, Pechino rifiutò.

I cattolici cinesi ora sperano che la visita del Papa in Corea del Sud possa avere un effetto positivo anche sulle relazioni tra il Vaticano e Pechino. La cosa però non appare così scontata. I media cinesi non hanno riportato nulla della visita di Papa Francesco a Seul e le autorità stanno cercando di impedire ai cattolici cinesi di partecipare alle celebrazioni, minacciando misure punitive. Oggi fedeli e religiosi sono accorsi in massa alla più antica chiesa di Pechino. Alcuni hanno espresso la speranza di poter assistere a una visita del pontefice anche a Pechino.

La speranza è il nutrimento della Chiesa e lo sforzo del Vaticano e del Santo Padre continuerà. Guai però ad interpretare questo lavoro diplomatico con le lenti occidentali. Francesco e il Segretario Francesco lo sanno bene. Il dialogo con la Cina avviene con le regole della discrezione care a Pechino. E l’autorizzazione ad attraversare il proprio spazio aereo conferma che il regime cinese ha aperto una positiva linea di comunicazione.

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