Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Così Renzi cambia verso alla scuola. O no?

“Vi stupiremo con effetti speciali”, annuncia il premier a proposito delle decisioni in cantiere nel settore della scuola. Si parla di centomila, forse di centoventimila nuove assunzioni di insegnanti. Bene. Ma è facile creare lavoro nella pubblica amministrazione. Tanto paga Pantalone. Lo hanno fatto per decenni anche i governi della Prima Repubblica, fino a creare quei problemi che si erano cominciati ad affrontare, attraverso il blocco del turn over, negli anni successivi quando occorreva portare a maggiore equilibrio i bilanci pubblici. È stato così anche nella scuola, dove – nessuno lo ricorda – l’Italia, tra i Paesi Ocse, annovera uno dei rapporti più bassi tra il numero dei docenti e quello degli studenti in ogni ordine e grado. In sostanza, è proprio vero che l’Italia, con l’attuale governo, #cambiaverso. Ritorna imperterrita alle vecchie pratiche democristiane di usare la spesa pubblica per creare posti di lavoro. Ha cominciato a farlo con la legge Madia; ora arrivano le assunzioni nella scuola. Tutto ciò mentre il Piano Garanzia Giovani – chiamato ad offrire opportunità di lavoro nei settori privati (con l’eccezione del servizio civile) – fatica a realizzare gli obiettivi. Il ragionamento che sta alla base della nuova informata di docenti è banalmente ingannatore. Si basa sull’istituzione di un organico soprannumerario in grado di sostituire le supplenze le quali, a loro volta, coprono il fabbisogno determinato dalle assenze dei titolari. Ma che cosa cambierebbe nella tanto decantata esigenza di continuità didattica se un docente chiamato in sostituzione fosse stabile anziché precario? Buon per lui; ma per i suoi studenti?

———

Si racconta che, quando ha saputo che si sarebbe tenuto un vertice molto partecipato sulla scuola, il ministro Stefania Giannini, reduce dall’esibizione al Meeting di Rimini dove aveva illustrato in parte le misure, abbia domandato a Renzi-Tambroni: ‘’Vengo anch’io?’’. Le è stato risposto – come nella vecchia canzone – ‘’No. Tu no’’. Alla richiesta di ulteriori chiarimenti le è stato replicato: ‘’Perché no’’.

———-

Chapeau per Francois Hollande che ha dato ascolto al premier Manuel Valls ed ha aperto una crisi lampo del governo allo scopo di cacciare il ministro dell’Economia Arnaud Montebourg che aveva sparacchiato contro la politica del rigore, osannando il nostro Pier Matteo Renzi-Tambroni.

———-

Consiglio la lettura del saggio di Claudio Cerasa ‘’Le catene della sinistra’’. E’ un libro coraggioso scritto da un giovane e promettente giornalista de Il Foglio. Il capitolo dedicato alle ‘’relazioni pericolose’’ tra il Pci- Pds-Ds-Pd e la magistratura è inquietante, soprattutto per la capacità che l’autore ha avuto di documentare il fenomeno e non solo di denunciarlo. Al suo posto mi aspetterei delle vendette.

———

Pier Matteo Renzi-Tambroni ovvero la profondità della superficie.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter