Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Forza Italia o Forza Berlinguer?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

«Almirante–Berlinguer: quando la politica insegnava ai giovani». È il titolo di uno degli incontri che si terranno tra venerdì e sabato a Giovinazzo (Bari) nell’ambito della manifestazione dei giovani di Forza Italia «Everest014».

Ebbene sì. Il movimento giovanile di Forza Italia, nel sessantesimo anniversario dalla scomparsa di De Gasperi, celebra invece Berlinguer e Almirante.

Sta forse tutta qui la crisi dell’area di centro destra. La mancanza d’identità e memoria storica. L’autoghettizzazione. La sindrome di Lilliput nei confronti della sinistra.

D’altra parte è parecchio tempo che il movimento giovanile di Forza Italia è invisibile. Sono trascorsi molti anni da quando Simone Baldelli organizzava gli incontri di Cortona, Rigutino, Passignano sul Trasimeno e Sarzana, lanciava campagne di affissioni post 11 settembre 2001 dal titolo «Fratelli d’America», o anche quando Beatrice Lorenzin riuniva migliaia di giovani nel pala Lido di Ostia e promuoveva mobilitazioni e iniziative (come quella di Andalo) prima della grande vittoria del 2008. Ora i giovani di Forza Italia non esistono più. Sembrano invecchiati e ammuffiti da anni di “politica del soprammobile” che li vede attendere una chiamata che non giunge, da una classe dirigente che preferisce, appunto, belle statuine.

Il programma di Everest014 spiega molte altre cose. Per carità, c’è il tentativo più che lodevole di coinvolgere persone di spessore, da Edoardo Sylos Labini a Pietrangelo Buttafuoco, ma la lista degli esclusi, ormai è moda tra gli azzurri, è più lunga di quella degli inclusi. C’è il ricordo, di sacrosanto rito gasparriano, di don Pierino Gelmini, e c’è ovviamente spazio per l’immigrazione e un generico appuntamento riguardante «il futuro del centro destra», come se bastasse una chiacchierata da Bar Sport ad affrontare i mille nodi che affliggono l’area moderata.

È proprio questo il punto. L’inesistente coordinamento nazionale dei giovani azzurri è incapace di accendere i riflettori sui fenomeni metapolitici che si svolgono fuori del sempre più paludato e noiosissimo palazzo. Quindi non solo non c’è spazio per De Gasperi (su cui si apre il dibattito persino nel Pd!) ma nemmeno per Craxi (e chi l’ha letto il confronto Renzi-Bettino sul Corriere della Sera!?). Del docufilm che rivaluta il ruolo storico esercitato da Andreotti in favore del cinema italiano, esaltato dalle numerose interviste al critico Tatti Sanguinetti, non interessa alla dirigenza del giovanile di Forza Italia. D’altra parte – questa è la domanda che giungerebbe ad encefalogramma piatto – «cosa c’entra tutto questo con noi?». E dunque #chissenefrega dell’intervento al vetriolo di Bonanni che sul Corsera marca le differenze dalla Cgil e con ciò #chissenefrega di sviluppare un dibattito non banale e pregiudizievole sull’utilità di un sindacato moderno.

Abbiamo due focolai pericolosi – l’Ucraina e il Califfato – e rischiamo una nuova ondata terroristica anche in Occidente e magari di rimanere al freddo visto che in Libia è letteralmente un casino, ma #chissenefrega di dare atto a Berlusconi che – nelle condizioni in cui si è trovato – ha svolto una straordinaria politica estera, avvicinando tra l’altro Russia e Occidente. La politica del soprammobile, che consegna a quel che resta degli ex An in Forza Italia l’iniziativa in campo culturale, prevede una bella tavola rotonda vuota fin dal titolo: «Sulle ali della libertà». Per parlare di cosa? Di… «Caso Marò e politica internazionale». Già, il problema principale dell’Italia sono i marò. Sono 3400 gli italiani detenuti all’estero in condizione di privazione della libertà. Su alcuni pende la minaccia di pene di morte o ergastolo, vivono in situazioni estreme, sul piano igienico sanitario o dell’incolumità personale. Non due soli, appunto, ma tremila quattrocento. Come volevasi dimostrare, #chissenefrega.

Fuori delle più banali e scontate tavole rotonde “alla bresaola” benedette dal coordinamento nazionale del giovanile di Forza Italia, c’è un mondo. Il tempo passa. A ottobre, tanto per dirne una, si terrà assai probabilmente la Leopolda di centro destra, speriamo il più possibile aperta a giovani e intellettuali. Davvero i giovani azzurri non sanno fare niente di meglio? Davvero il più giovane è ancora solo e soltanto Silvio?

La politica è un fuoco che scalda cuore e cervello. Ma se i tizzoni sono spenti, la politica è destinata ad esaurirsi, a non convincere. E, drammaticamente, a perdere sempre più consensi.

Andrea Camaiora

giornalista e spin doctor

@AndreaCamaiora 

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter