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Cosa si sono detti Mogherini e Zarif alla Farnesina

In una delle primissime uscite nella doppia veste di titolare della Farnesina e nuova repsonsabile della Pesc, Federica Mogherini ha incontrato oggi a Roma il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif.

Un incontro importante non solo per il negoziato nucleare in corso con Teheran, ma anche per il peso geopolitico che la Repubblica islamica sciita riveste in molte crisi in atto in Medio Oriente, dall’Irak a alla Siria.

LE PAROLE DI MOGHERINI

Durante il punto stampa con il suo omologo al termine del loro incontro alla Farnesina, Mogherini ha detto di sperare che i negoziati sul nucleare dell’Iran portino “a un accordo positivo e nei tempi stabiliti, cioè per il 23 novembre”.

“Ho colto l’occasione per avere aggiornamenti sullo stato dei negoziati nucleare”, ha detto il capo della diplomazia italiana, “abbiamo chiaramente condiviso la valutazione sulla necessità di arrivare entro novembre a un accordo sul nucleare che possa così consentire anche una maggiore stabilità e sicurezza nella regione. Spero che i negoziati portino a un accordo positivo e nei tempi stabiliti, cioè per il 23 novembre”.

Italia e Iran hanno inoltre condiviso, ha aggiunto Mogherini, “il desiderio e l’auspicio” che esistano “sia la forte volontà politica – che mi ha assicurato esserci da parte di Teheran – sia il lavoro sulla parte tecnica che lo consentano”.

LE PAROLE DI ZARIF

Per il ministro degli Esteri iraniano Zarif, invece, l’Iran è “molto felice” della nomina di Mogherini a capo della diplomazia dell’Unione Europea, nomina che può favorire “un rapporto sempre più stretto tra Teheran e l’Italia”.

“I rapporti tra l’Italia e l’Iran sono ottimi”, ha insistito il ministro degli Esteri della repubblica islamica, “esiste la possibilità di rafforzare ulteriormente il nostro legame storico”. Zarif ha menzionato relazioni “in campo economico e turistico”, oltre alla “possibilità di stringerne” di ulteriori.

“Abbiamo sia sfide sia opportunità”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran, “L’Italia ha un ruolo ponte tra il mondo europeo e il mondo islamico, questo è ruolo che può essere ancora rafforzato a seguito dalla nomina” di Mogherini all’Ue.

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