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Renzi svela la missione segreta di Calenda per la pace in Mozambico

L’Italia è stata decisiva per la pace in Mozambico e lo continua ad essere. Nel 1992 la mediazione italiana è stata fondamentale per il processo di pace, con il quale si è messo il punto finale alla guerra civile. Il Trattato di pace, infatti, venne firmato a Roma. La storia oggi si ripete?

Il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, è stato impegnato nella foresta per incontrare gli esponenti del Renamo e avviare le negoziazioni. A svelare la missione è stato oggi il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Newport alla fine del vertice Nato. “Gli italiani sono stati decisivi per l’accordo di pace raggiunto in Mozambico tra il governo e il Renamo. Calenda è andato in moto (nella foto) nella foresta per incontrare gli esponenti del Renamo”, ha detto Renzi. La fine del conflitto è stata ufficializzata ieri a Maputo con il presidente Armando Gueguza.

IL VIAGGIO DI CALENDA

La scorsa settimana, Calenda si è presentato nella foresta di Gorongosa insieme a monsignor Matteo Zuppi della Comunità di Sant’Egidio per incontrare il leader della Renamo, Afonso Dhlakama e concordare le modalità del suo rientro a Maputo. Successivamente, l’ambasciata italiana ha coordinato una seconda spedizione a Gorongosa con ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna, Portogallo e Botswana, per riaccompagnare Dhlakama.

LA PACE È POSSIBILE

Il presidente del Mozambico, Armando Guebuza, e il leader di Renamo, Afonso Dhlakama, hanno firmato a Maputo una tregua che pone fine a (altri) due anni di guerra civile. Secondo l’ambasciatore italiano a Mozambico, Roberto Vellano, i due hanno ringraziato l’Italia per il “ruolo strategico” nel conseguimento dell’accordo. “È una prova del rapporto speciale che unisce l’Italia al Mozambico, a 22 anni di distanza dall’Accordo di Roma, che conferma il nostro ruolo di partner strategico per la stabilità politica e lo sviluppo del Paese”, ha detto il diplomatico, presente alla firma della tregua.

ELEZIONI E TRANSIZIONE POLITICA

Oltre a porre fine alle ostilità, l’accordo prevede l’inizio di una nuova fase politica che partirà con le elezioni del 15 ottobre, in un ambiente di stabilità e partecipazione di tutte le forze politiche del Mozambico. L’impegno del governo italiano in Mozambico è noto. Ad aprile, Renzi incontrò il presidente Guebuza durante il Ue-Africa e a luglio mesi dopo ha cominciato a Mozambico il tour africano.

Da quanto si legge sul sito dell’Ambasciata italiana a Maputo, sono presenti in Mozambico Eni, Saipem, API Nova Energia, Maccaferri, Avia, CMC, Gruppo Trevi, Salcef, Tenaris, Techniplan, Gruppo Cremonini, Sfir, Igo Sammartini, Verdemare, Gruppo Mazzitelli Sviluppo Immobiliario, Ignazio Messina e Leonardo Business Consulting, tra gli altri.

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