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Addio Scelta Civica, è tempo di Costituente Popolare. Parla l’ex montiano Andrea Causin

C’è chi preferisce restare allineato e coperto fino a quando il progetto politico della Costituente popolare sarà definitivamente realtà. E c’è chi invece, come il deputato di Scelta Civica Andrea Causin, sceglie di esporsi e spiegare pubblicamente a Formiche.net perché ha aderito al gruppo unico con Ncd, Udc e Popolari per l’Italia.

Causin, perché ha scelto la Costituente popolare?
Ho aderito perché da sempre sono popolare. Il mio esordio è stata la candidatura al consiglio comunale di Martellago in provincia di Venezia con il Partito Popolare italiano. Oggi penso sia essenziale costruire l’alternativa al più grande partito socialista europeo, come l’ha definito il suo leader Matteo Renzi. Bisogna avere il coraggio di affrontare un percorso per rifondare il centro-destra nel nome del Ppe e formare una nuova classe dirigente. Pur essendo consapevoli che sarà un lavoro enorme.

Non andrà quindi il 20 settembre e Firenze al redde rationem di Scelta Civica?
Ho comunicato un paio di giorni fa al presidente reggente Renato Balduzzi che non parteciperò all’evento. Il dato oggettivo è che Sc continua a esistere come gruppo parlamentare ma a livello di partito non esiste più.

Fine di Sc, dunque?
A mio avviso, sono state le scelte del gruppo dirigente e gli elettori alle Europee ad averne sancito la fine. E’ un soggetto politico che non c’è più, come non ci sono più le potenzialità che esista in futuro. Ci sarebbe voluto più impegno da parte di tutti un anno fa quando si tentò il rilancio a Caorle. Ora è troppo tardi.

Le varie anime della futura Costituente popolare non rischiano di divergere su alcuni punti, primo fra tutti l’alleanza o meno con Forza Italia?
Il punto di maggiore condivisione sarà quello di lavorare insieme per costruire l’alternativa credibile al socialismo. La questione dei rapporti con Fi non è un problema e non mi appassiona. Il nostro progetto deve parlare al Paese, non cercare micro-alleanze con un soggetto verso cui non ho pregiudiziali ma rappresenta il passato.

Lei è l’unico di Sc ad aver aderito formalmente alla Costituente popolare. Gli altri suoi compagni di partito che guardano al centro-destra hanno cambiato idea?
Ci sono cinque o sei parlamentari di Sc che guardano con interesse al progetto e hanno addirittura maggiori contatti di me con Ncd e Udc. Ma, presumo, per ora prevale la cautela verso un progetto che ancora non è del tutto chiarito. Io invece ragiono diversamente e preferisco metterci la faccia per chiarirlo in prima persona.

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