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Leopolda Blu, ecco novità, sorprese e silenzi in vista di Sveglia Centrodestra!

Manca meno di un mese all’evento “Sveglia Centrodestra!” e Formiche.net ha cercato di scoprire qualcosa di più sull’evento di sabato 18 ottobre a Milano.

LA CARICA DEI GIORNALI ON-LINE

E’ noto che l’iniziativa nasca dalle colonne di Formiche.net, comunque la rete sotterranea dell’on-line che sostiene Sveglia Centrodestra! si è moltiplicata negli ultimi giorni. Oltre ai ragazzi de La Cosa Blu, il magazine on line diretto da Lorenzo Castellani, sono arrivate le conferme di partecipazione di Andrea Mancia e Simone Bressan, fondatori di NotaPolitica.it e The Right Nation. Altro magazine idealmente vicino all’iniziativa è The Fielder (www.thefielder.net) diretto da Federico Cartelli, e il blog Licenza Politica di Charlotte Matteini. Ci saranno inoltre esponenti delle fondazioni di centrodestra Magna Charta e FareFuturo.

UNA NUOVA CLASSE INTELLETTUALE

Ciò che sembra chiaro è il sorgere (e l’insorgere) di una nuova classe intellettuale che non solo vuol mandare un chiaro messaggio alla politica, ma anche al mondo della cultura, dicono gli organizzatori. Sembra che il 18 ottobre non mancheranno segnali di rottamazione culturale alla vecchia classe pensante del centrodestra. In questo senso, tra direttori di giornali on-line, think tank, giovani accademici vicini all’iniziativa si percepisce una certa determinazione a rimpiazzare chi “ha abdicato la battaglia delle idee per la torre d’avorio o per i compromessi con il renzismo”, si mormora nelle riunioni preparatorie dell’evento milanese.

L’IMPRESA CHE RENZIANA NON VUOLE ESSERE

Non mancherà nemmeno un pacchetto di piccoli-medi imprenditori pronti a far sentire la propria voce. Vengono dai settori più disparati dove si esercita l’eccellenza italiana: plastica, chimica, estrazione, metallurgia, meccanica, startup dell’internet e della comunicazione. Il core business dell’evento del 18 ottobre sarà uno soltanto, promettono i leopoldini di centrodestra: liberare l’impresa dalle catene dello Stato. Via l’articolo 18, riduzione delle imposte direttamente legata alla diminuzione della spesa pubblica, riforma del processo tributario, eliminazione del sostituto d’imposta e della cassa integrazione. Il racconto ideale che emerge dai bisbiglii degli organizzatori tende alla provocazione: basta colpevolizzare la ricchezza, basta due pesi e due misure tra imprenditori veri e imprenditori sussidiati dallo Stato, basta inquisizioni della polizia tributaria, fine della regolazione soffocante sulla sicurezza del lavoro. “Sarà un approccio centrato sulla libertà di contrattazione e sulla tutela del risparmio. Un approccio randiano, gli imprenditori devono difendersi dallo Stato e premere sulla politica”, racconta uno degli organizzatori chiamando in causa la scrittrice americana Ayn Rand.

L’AMMINISTRAZIONE E L’UNIVERSITA’: IL BASSO CHE SPINGE

Tra i relatori ci saranno rappresentanti delle associazioni studentesche e amministratori locali. Questi ultimi sembrano i più disposti a condividere lo schema proposto da “Sveglia Centrodestra!”: unità delle forze di centrodestra, primarie a tutti i livelli, costruzione di una rete multimediale e territoriale. Mentre i rappresentati studenteschi lamentano: “Non c’è più alcuna rete o struttura universitaria quando invece servirebbe un pensatoio e una palestra per esercitarsi. Senza organizzazione tutte le prossime elezioni universitarie cadranno nelle mani delle lista della sinistra studentesca. Per non parlare dei disaffezionati che o non votano o stanno con Grillo. Serve uno shock e lo daremo”.

IL REBUS DEI POLITICI

Bocche cucite da parte degli organizzatori invece sugli ospiti politici, possibile però immaginare l’invito ad assistere per coloro che, verso speranze e ambizioni dei leopoldini di centrodestra, si sono dimostrati più aperti come Maurizio Lupi, Raffaele Fitto, Guido Crosetto, Daniele Capezzone, Mario Mauro e gli ex montiani di centrodestra come Paolo Vitelli e Gianfranco Librandi. Invece – sottolinea uno degli organizzatori – “molte firme moderate del giornalismo che invocano rinnovamento e una nuova classe dirigente nel centrodestra sono stranamente tiepidi o silenti”.

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