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Finmeccanica e Fincantieri, tutti i dettagli dell’alleanza militare Moretti-Bono

Accordo tra Fincantieri e Finmeccanica per aumentare la competitività sui mercati nazionali ed esteri, attraverso un’offerta integrata dei prodotti delle due società. In particolare, la collaborazione si svilupperà sfruttando le sinergie tecniche e commerciali tra l’unità di business Navi Militari di Fincantieri e le aziende del gruppo Finmeccanica (Selex ES, Oto Melara, Wass e Mbda Italia), che hanno competenze nei sistemi di combattimento, nell’elettronica e nei sistemi d’arma navali e subacquei.

GLI EFFETTI DELL’ACCORDO

La portata di questa intesa in tempi di budget per la Difesa in continua contrazione – fanno notare osservatori del comparto – è decisamente una buona notizia per entrambe le aziende, che potranno mettere a fattor comune le rispettive esigenze e avere maggiore incisività sui mercati domestico e internazionale.

LE AZIENDE INTERESSATE

Basti pensare a Mbda (gruppo internazionale partecipato al 37,5% da Airbus Group al 37,5% da Bae Systems e al 25% da Finmeccanica) che a luglio scorso ha ricevuto una Request For Proposal (RFP) da parte della Marina Militare per equipaggiare le nuove navi polivalenti richieste dalla Forza Armata e previste dalla cosiddetta “legge navale” (approvata ma non ancora finanziata), con nuovi sistemi antimissile in grado di fronteggiare i mutati scenari. A beneficiare del progetto saranno in primis Fincantieri, seguita da Mbda e Selex ES, che assieme alla seconda  sarà coinvolta da questo tipo di requisito della Marina.

IL COMMENTO DI BONO

“L’accordo con Finmeccanica – ha detto Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri – è un esempio concreto per realizzare quel “sistema Paese”, a lungo auspicato, che in un momento come questo è ancora più necessario per rafforzare l’economia nazionale. Questa intesa verte sulla capacità di promozione che il prodotto nave ha su tutta la componentistica installata a bordo: in questo modo intendiamo delineare un sistema industriale realmente integrato, che conta su un volume d’affari annuo superiore al miliardo e mezzo di euro e che è in linea con le dimensioni dei principali concorrenti internazionali”.

LE MODALITA’ DELL’INTESA

Entrando nello specifico, Fincantieri agirà da interfaccia unico verso il cliente, consentendo, al contempo, di valorizzare l’offerta dei prodotti di Finmeccanica in ambito navale. L’accordo prevede anche una collaborazione nelle attività di ricerca e innovazione per massimizzare il posizionamento sul mercato e razionalizzare gli investimenti, anche attraverso la promozione di attività congiunte di studio nelle aree di interesse comune, sottolineano le aziende capitanate da Moretti e Bono.

I PROSSIMI PASSI

Fincantieri e Finmeccanica studieranno inoltre la possibilità di creare una rete comune di fornitori di prodotti e componenti di base, al fine di ottenere adeguate sinergie e contribuire allo sviluppo delle eccellenze tecnologiche delle piccole e medie imprese italiane, garantendone la crescita sia dal punto di vista dimensionale che dello sviluppo scientifico e qualitativo dei prodotti.

LA VALUTAZIONE DI MORETTI

“L’accordo – ha detto Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica -, oltre a rendere più efficace la collaborazione tra le industrie italiane che storicamente rappresentano un riferimento all’interno del settore navale, costituisce una rilevante opportunità per rafforzare il posizionamento sui mercati internazionali delle eccellenze tecnologiche dei due gruppi. Finmeccanica mette a disposizione competenze, prodotti e tecnologie nei sistemi di combattimento, d’arma e di sorveglianza, con l’obiettivo di definire un’offerta integrata e competitiva, in grado di soddisfare al meglio i requisiti dei diversi clienti”.

CHI C’ERA AL VARO DEL “VENUTI”

L’annuncio dell’accordo è avvenuto in concomitanza con il varo del sommergibile “Pietro Venuti”, il terzo della classe “Todaro”, tipo U212A, una serie di quattro unità gemelle commissionate a Fincantieri dalla direzione generale degli armamenti navali (Navarm), che incorpora alcuni tra i più avanzati prodotti di Wass, controllata Finmeccanica. Alla cerimonia, tenutasi allo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) hanno partecipato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il capo di stato maggiore della Marina Militare, Giuseppe De Giorgi, il presidente di Fincantieri Vincenzo Petrone, l’amministratore delegato Giuseppe Bono e l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini.

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