Renzi e Padoan devono stare tranquilli. La Commissione di Bruxelles si comporterà con loro come quel medico che diede al suo paziente sei mesi di vita, e che – quando si accorse che non poteva pagare il conto – gliene diede altri sei.
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Renzi e Berlusconi vogliono il profitto del maggioritario, Grillo vuole la rendita del proporzionale. Nella riforma del sistema di voto resta ancora da chiarire qual è il salario degli elettori italiani.
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Ma perché la Camusso scende in piazza? Dopo tanto insistere, Renzi l’ha ricevuta a Palazzo Chigi. Dalla concertazione alla conversazione: in fondo, un progresso c’è stato.
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Se hai intelletto e cuore – dice un distico del grande poeta tedesco Friedrich Hölderlin – mostra uno solo dei due. Se li mostri insieme, te li malediranno entrambi. È un rischio che difficilmente possono correre i leader del Belpaese.
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I mercati ci sono sempre stati, sono sempre stati capricciosi e gremiti di speculatori. Ma una volta erano i governi a comandare. Adesso sono loro a dettare legge. Più che a una crisi dei debiti sovrani, siamo di fronte a una crisi dei sovrani medesimi, cioè delle democrazie parlamentari. Del resto, se si pensa che il sistema politico più efficiente (nonché il creditore mondiale per eccellenza) è oggi una dittatura, quella Cina corteggiata da tutte le classi dirigenti occidentali, c’è poco da stare allegri.
