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Sweetie, la bambina virtuale che dà la caccia ai pedofili

Sweetie è una bambina filippina (virtuale) di circa 10 anni. Dal 2013 interagisce via chat con uomini che vi interagiscono con intenzioni sessuali. Sweetie è un software prodotto dalla Fondazione Terre des Hommes per denunciare e smascherare le condotte pedofile in rete. Dietro all’ologramma c’è un team di esperti di basei ad Amsterdam, che inviano informazioni all’Interpol.

I RISULTATI DI SWEETIE

Con più di 20mila contatti, Sweetie è riuscita ad arrestare 1000 sospetti in 71 Paesi diversi. Uno di loro è stato condannato ieri a Brisbane in Australia. Per il giudice incaricato del caso, Judge Ryrie, non importa se Sweetie non è reale. “Se lei pensa che è una bambina di 10 anni, per la legge è sufficiente”, ha detto nella sentenza. L’uomo era stato condannato ad un anno di carcere e accusato più volte di abuso di minorenni. Oltre ad inviare fotografie oscene a Sweetie, aveva materiale pornografico infantile e aveva violato una sentenza di 12 mesi che lo obbligava a una terapia per delinquenti sessuali.

L’USO DI INTERNET CONTRO LA PEDOFILIA

Hans Guijt, capo del progetto di Fondazione Terre des Hommes, sostiene che gli strumenti che offre la tecnologia possono contribuire favorevolmente alla battaglia contro lo sfruttamento infantile. Guint ha invitato le autorità a sviluppare più metodi d’inchiesta attivi usando internet. “Vogliamo dimostrare che la lotta contro la pedofilia è più semplice di quello che sembra. Non si può aspettare che la vittima presenti un rapporto, com’è norma nei crimini sessuali. In questo caso si tratta di bambini indifesi”, ha aggiunto.

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