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Terme, lo sciopero dei sindacati è stato un buco nell’acqua

“Consiglio ai nostri amici sindacalisti di andare a controllare allo specchio. A qualcuno di loro in queste ore, infatti, potrebbe essere cresciuto il naso”. E’ questo l’ironico commento con il quale il presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, ha liquidato il comunicato della FILCAMS/CGIL che parlava di un’adesione allo sciopero di ieri dei lavoratori delle terme che sarebbe stata addirittura del 99%.

“La realtà – ha ribattuto Jannotti Pecci – è che il livello di adesione è stato bassissimo, non ha raggiunto il 10%. Solo due aziende sono rimaste chiuse e in altre tre o quattro si è registrata una ridotta partecipazione che, comunque, non ha impedito il regolare svolgimento dei servizi. Per il resto, tutte le terme italiane ieri hanno funzionato normalmente”.

“E’ una cosa che non ci stupisce – ha continuato il Presidente di Federterme – perché dimostra quanto i ‘no’ più volte ribaditi al tavolo dalle organizzazioni sindacali su alcune materie fossero strumentali e dettati da finalità che nulla avevano a che vedere con il merito delle questioni oggetto del negoziato. I lavoratori lo hanno compreso e non hanno scioperato, semplicemente perché si sono resi conto che l’iniziativa di lotta alla quale sono stati chiamati era priva di una motivazione concreta”.

“Ci aspettiamo – ha concluso Jannotti Pecci – che il 31 ottobre, in occasione del prossimo incontro, FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS intendano rivedere le loro posizioni alla luce di quanto accaduto ed approcciarsi alla trattativa con uno spirito diverso, che tenga conto del segnale inequivocabile che hanno ricevuto in queste ore”.

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