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Ecco il modello Umbria per il partito unico popolare. Parla il sindaco di Assisi

Partirà dall’Umbria la costruzione del partito unico dei moderati italiani? Sotto la Basilica di Assisi, con l’ispirazione di San Francesco, sta nascendo un laboratorio che punta a diventare un modello per una futura ricomposizione del centrodestra anche a livello nazionale. Si chiama “Per l’Umbria popolare” e si tratta di una lista civica unica dei moderati per lanciare la candidatura di Claudio Ricci, attuale sindaco di Assisi, come candidato governatore alle Regionali di marzo 2015.

CHI E’
Ingegnere, prima assessore, poi vicesindaco e infine sindaco per due mandati, il secondo in scadenza nel 2016, cattolico appassionato, Ricci cattura per il suo fare ascetico e i suoi riferimenti culturali che vanno dal patrono d’Italia a Giorgio La Pira. Formiche.net lo ha incontrato in una giornata di impegni romani e si è fatta raccontare la nuova scommessa. Una sfida difficile in una terra che è sempre stata governata dal centrosinistra: “Questo non ci spaventa – spiega – siamo in campo già da un anno e abbiamo un buon posizionamento. E poi, la competizione si polarizzerà sui profili dei candidati e questo per noi è un vantaggio”.

IL MODELLO ASSISI
E’ proprio la decennale esperienza di Ricci da primo cittadino il valore aggiunto da estendere anche su scala regionale: “Il modello Assisi si fonda su un principio molto semplice, la grande vicinanza al territorio e alle persone e la capacità di risparmiare. In tre anni abbiamo ridotto la spesa corrente del 10% consentendoci un’addizionale Irpef uguale a zero per tutte le categorie, rara eccezione tra i Comuni italiani, la non applicazione della tassa di soggiorno, tariffe sociali il 50% più basse rispetto allo standard ”, dice orgoglioso il sindaco, delegato Anci per il Turismo e presidente onorario dell’associazione siti italiani del patrimonio mondiale dell’Unesco.

IL DIALOGO CON IL CENTRODESTRA
Il sindaco di Assisi potrebbe rappresentare il candidato del centrodestra da opporre alla quasi certa corsa dell’attuale governatrice Catiuscia Marini del Pd: “Le due liste civiche Per l’Umbria popolare e Cambiare in Umbria saranno la base della candidatura ma è possibile un allargamento della coalizione. Il dialogo è in corso sia con l’aggregazione delle liste civiche regionali che con Ncd che con l’Udc. L’incertezza resta su cosa farà Forza Italia. Anche a livello nazionale. Ma noi siamo pronti ad andare anche da soli”. Ricci è stato vicesindaco e sindaco azzurro fino a metà 2013, ha anche sfiorato la candidatura per le Regionali del 2010, ma ora scende in campo per riaffermare la propria idea: “Bisogna ripartire dal basso, dal territorio, dalle liste civiche, per recuperare quel ruolo che la Costituzione affida ai partiti cioè di mediazione tra le persone e le istituzioni. Un ruolo che la politica non segue più”.

LA CAMPAGNA IN MINIBUS
Ed è proprio nell’ottica dell’ascolto che ha scelto di giocare la sua campagna: “Il modello è quello della porta aperta che ha sempre caratterizzato anche la mia amministrazione: ascoltare tutti nella convinzione che ‘nell’altro c’è sempre un valore’ e che ‘si cammina insieme per raggiungere un obiettivo’, come diceva San Francesco”. Una campagna in pellegrinaggio verso i cittadini, le imprese, il territorio a bordo di un minibus con appuntamenti non programmati in tutta l’Umbria.

IL PROGRAMMA
Il suo programma si basa su dieci punti, da definire insieme ai suoi elettori, che vanno dal risparmio del 10% di spesa corrente in tre anni, “ecco perché la spending review di Renzi non ci fa paura, purché sia fatta con le dovute tempistiche”, fino alla creazione di un struttura unica per il sostegno al credito. Tre gli aspetti fondamentali di metodologia che guidano il sindaco: “Si può gestire sempre meglio la Pubblica amministrazione risparmiando e destinare questo risparmio ad azioni a sostegno della famiglia, delle imprese e dei servizi; la Pubblica amministrazione è da intendere oggi come agenzia per fare incontrare pubblico, privato e associazionismo, favorendo un ‘marketing territoriale” e l’attrazione di investimenti; la terza idea è quella di coinvolgere il più possibile le comunità, istituendo una Camera dei Comuni in cui il governatore incontrerà ogni 2/3 mesi i 92 sindaci umbri per pianificare un’azione comune, anche su progetti europei”.

L’EVENTO NAZIONALE
L’ambizione di diventare modello ispiratore anche su scala nazionale ha la sua prima concretizzazione in un incontro il 29/30 novembre dal titolo eloquente, “Dal fare al dire”. Ad Assisi, dopo una tavola rotonda sulla riaggregazione dei moderati, i rappresentanti dei vari partiti di centrodestra saranno invitati a sottoscrivere un accordo comune di intenti da depositare accanto alla tomba del patrono d’Italia nel 75° anniversario della sua proclamazione. Tra sacralità e laicità perché, ricorda Ricci, citando un passo della Bibbia: “Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra”.

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