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Digressioni aeree

La compagnia di bandiera ALITALIA è irriformabile e quella sì da rottamare. Viaggio a Parigi A/R per una riunione all’UNESCO a rappresentare il nostro paese. Per inciso: chi scrive svolge il ruolo istituzionale di Consigliera Nazionale di parità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sottoposta a eliminazioni di fondi ma pur sempre, per competenza ed esperienza, chiamata a svolgere il suo ruolo in Europa, e in questo caso si discute e si decide di politiche antidiscriminatorie. Parto il primo pomeriggio del 22 arrivo all’aeroporto di Parigi –Orly perfetto orario, compagnia AS ECONOMY – VOLO 6279 Y: EURO TOTALE 45,64.

La mattina dopo fino a sera riunione operativa molto impegnativa con tutti i rappresentanti dei Paesi Ue per la predisposizione di un DRAF di Carta per una dichiarazione di non discriminazioni per una programmazione delle risorse europee uniforme per tutti i componenti. La raccomandazione è: ridotta spesa ma obiettivo è molta resa per ridare sviluppo all’occupabilità. La mattina dopo all’alba ripartenza per l’Italia compagnia EasyJet totale euro 146, 30: arrivo in Aeroporto al SDGaulle. Per scioperi in Italia Volo annullato/delete/soppresso. Chiedo spiegazioni: il prossimo volo è domenica (è venerdì) l’alternativa non c’è, mi ospitano in albergo fino a domenica…

Non posso stare a Parigi a fare la turista per caso, ho lezione il sabato mattina ed è il mio lavoro insegnare. Mi mantengo così io, perché il ruolo di Consigliera nazionale prevede un’indennità annuale totale di euro 5.900 netti e nessun altro compenso (sto ancora attendendo l’indennità del 2013!) e ormai anche quella del 2014 avendo comunque alle condizioni date sbadilato per onorare il ruolo e il mandato e ve lo garantisco, faticosamente, molto faticosamente, perché l’impegno volontario e professionale se non riconosciuto, costa personalmente economicamente e non ha neanche valore per la politica. Ma questa è un’altra storia.

Torniamo all’aeroporto: mi precipito all’Alitalia e Aire France. Unico volo disponibile alle 15,35 sono le 9,30: costo economy 860,20 euro! Chiedo se mi scalano il costo del volo che ho già pagato ma annullato. Non è previsto, il rimborso viene fatto tramite online e entro 10 giorni. Sono disperata: è un costo assurdo e si va dall’altra parte del mondo andata e ritorno con quella spesa! Una manciata di secondi di indecisione… È un costo da nababbo ed io sono una operativa e in missione per il nostro paese… Non c’è però alternativa e tiro fuori la carta bancaria personale. Alitalia peraltro in alleanza con Air France non mi offre alternativa.

Decido di partire e pagare ma pochi secondi e…: non c’è più il posto economy! solo business 961,74 euro! Più 15 euro di tasse aeroportuali, pagate separatamente. Totale 976,74 Euro!!! Una follia. Attendo ben 6 ore chiusa in Aeroporto a Parigi e mi passa davanti il mondo seduta su quelle sedie sulle quali si accasciano più o meno donne uomini bambini di ogni paese e dove la stessa signora che sta alla cassa del bar (un panino costa come una bistecca di filetto!) la ritrovo a fare le pulizie nei bagni (peraltro ordinati e profumati nonostante le frequentazioni ripetute). Penso ecco questa è la flessibilità vera del lavoro.

Poi alle 15,30 l’imbarco: è un aereo piccolissimo che porta scritto in rosso I POP! non è evidentemente la pubblicità dell’Alitalia sostenuta dal sorriso smagliante della Loren. Ecco questa è La compagnia di bandiera alla quale ci affidiamo per le nostre missioni all’estero e per fare valere il nostro impegno di italiani.

Ma è possibile andare avanti così?

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