Edward Snowden, l’ex contractor dell’Nsa che con le sue rivelazioni ha dato vita al Datagate, non è stato l’unico ad assicurare all’allora cronista del Guardian, Glenn Greenwald, i file che rivelavano il piano di controllo dell’intelligence Usa.
A sostenerlo è l’Fbi, che dice di aver individuato un altro soggetto coinvolto nella diffusione dei delicati documenti che riguardano il presunto spionaggio dell’agenzia americana.
L’indiscrezione arriva da fonti dei Servizi statunitensi ed è stata pubblicata su Yahoo News dal giornalista Michael Isikoff.
Nei giorni scorsi la polizia americana, svela Isikoff, ha passato al setaccio un’abitazione nel distretto del Northern Virginia. Ciò ha portato all’apertura di un’inchiesta sull’accaduto.
Il pezzo giornalistico ha al suo interno un link a un documento “avuto da una fonte dell’intelligence”, che secondo l’Fbi arriverebbe dal nuovo whistleblower.
LE STORIE SU INTERCEPT
Già ad agosto scorso si era diffusa la certezza che la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e dei suoi alleati fosse messa a rischio da un’altra talpa che avrebbe divulgato nuovi documenti classificati, mentre l’ex contractor è ancora in Russia, dove gode di asilo politico temporaneo.
A renderlo noto alla CNN furono fonti dell’amministrazione Obama. Il governo giunse a queste conclusioni dopo le nuove storie pubblicate su Intercept, un sito indipendente con il quale collabora anche Greenwald.
