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Ecco il club dove si divertono (e prosperano) i ricconi cinesi

Nel Club dei miliardari della Cina ci sono soltanto 46 membri, gli uomini più potenti del Paese. Un luogo di ritrovo e scambio per i grandi imprenditori cinesi. In un documentario trasmesso dalla Bbc, il giornalista Steve Tappin racconta chi c’è e cosa si fa in questo curioso locale “come pochi al mondo”.

IL LOCALE DEI MILIARDARI

Il China Entrepreneur Club (Cec) è nella zona nordest di Pechino, tra gli uffici dei colossi della tecnologia cinesi, come ad esempio Alibaba. Il palazzo dove si trova il Cec non ha un nome e la facciata sembra piuttosto modesta. All’interno però la classe dirigente del settore privato cinese convive allegramente, organizza viaggi e progetta investimenti. Agli imprenditori, negli ultimi anni si sono aggiunti politici, accademici e consiglieri.

Quando il governo di Pechino cominciò l’apertura economica al mondo negli anni ’80, la prima generazione di imprenditori ha dovuto affrontare uno scenario ostile. Si pensava che tutti i businessmen fossero opportunisti o addirittura truffatori. Così, hanno cominciato a riunirsi per difendere i propri interessi comuni.

La struttura odierna del Cec è nata nel 2006. Le riunioni tra i membri sono diventate sempre più regolari, con l’intento di favorire lo scambio di idee e consigli. I rappresentanti del club hanno viaggiato in tutto il mondo, incontrando presidenti e capi di Stato, per far capire all’esterno com’è fatta davvero l’élite imprenditoriale della Cina.

L’ONORE DI APPARTENERE ALLA COMUNITÀ

Entrare nel Cec non è semplice. I candidati devono dimostrare di avere una carriera professionale di successo e di condividere i valori del club, che cerca di sconfiggere la concorrenza spietata e promuovere la collaborazione. Per il direttore generale di Sina, Charles Chao, “il solo fatto di riuscire ad appartenere al Cec è un onore”. Tra i membri ci sono il leader di Alibaba, Jack Ma (a sinistra nella foto), il magnate degli immobili Wang Jianlin e Guo Guangchang (nella foto in basso, mentre pratica tai chi nel club), conosciuto come il Warren Buffet cinese, presidente e fondatore della Fosun International Limited.

Guo Guangchang

LA FORZA DI RESTARE UNITI

Per il miliardario Huang Nubo, presidente e fondatore di Zhong Kun, il Cec è stato una salvezza. Gli imprenditori cinesi hanno dovuto sopravvivere a situazioni uniche rispetto ad altri Paesi, come gli interventi e il controllo massicci dello Stato. Unirsi ha fatto diventare gli investitori privati più forti. “I fondatori di compagnie in Cina vivono con la difficoltà di lavorare in mezzo all’immensa incertezza del mercato locale”, ha detto Nubo alla Bbc.

Secondo il professore di Storia economica della London School of Economics, Kent Deng, “gli imprenditori di successo hanno un problema di immagine, anche internazionale. Cercano di fare parte di iniziative filantropiche per cercare di cambiare la percezione che c’è di loro nel mondo”. Deng Feng, fondatore della Northern Light Venture Capital, ha raccontato il suo progetto di creare un centro di studi con altri imprenditori per studiare fenomeni sociali e ambientali. Ed è proprio al Cec, tra una tazza di tè verde e una sessione di karaoke, che questa decisione, come tante altre, prenderà forma.

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