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Ecco come ho conquistato il Cern. Parla Fabiola Gianotti

Per arrivare alla direzione del Cern di Ginevra ha cucinato “dolci disgustosi” per suo fratello, ha letto Topolino e studiato musica. Poi si è laureata in fisica, ha preso un dottorato ed è entrata al Cern; è stata nominata persona dell’anno dal Time e inserita tra le 100 donne più influenti del mondo da Forbes. Insomma, prima di scoprire il bosone di Higgs, Fabiola Gianotti aveva posto fondamenta solide fatte di autoironia, curiosità e voglia di risposte.

L’INFANZIA

A confessarlo è stata proprio Gianotti in una chiacchierata con Federico Guiglia pubblicata da Formiche.net: “Giocavo molto con le bambole e preparavo dolci disgustosi che costringevo mio fratello a mangiare. E giocavo anche a calcio con i miei amici maschi”. Da piccola – scrive Guiglia – leggeva Topolino e il Corriere dei Piccoli, ma la fisica era lontana: sognava “di fare la ballerina classica alla Scala o al Bolshoi”.

FABIOLA GIANOTTI SI RACCONTA. IL VIDEO

IL RUOLO DELLA MUSICA

Una vita tra musica e scienza, quella di Fabiola Gianotti: “Da papà geologo ho appreso l’amore per la natura, e con il suo lavoro condivido il rigore dell’approccio scientifico” – ha spiegato durante l’intervista -“Dalla mamma letterata ho ereditato la passione per la musica e per il bello. E bellezza e armonia sono aspetti che ritroviamo anche nelle leggi della fisica”.

IL BOSONE DI HIGGS

Dopo l’osservazione del bosone di Higgs nel 2012, l’accademia di Stoccolma ha assegnato a Peter Higgs, teorizzatore della particella, il premio Nobel per la fisica nel 2013. Il fisico britannico ha voluto proprio Fabiola Gianotti al suo fianco, durante la cerimonia di premiazione, che lei ricorda come “una cerimonia elegante, semplice e festosa”.

TRAGUARDI FUTURI

“La scoperta del bosone di Higgs ci ha permesso di capire l’origine delle masse delle particelle elementari. Esistono altri misteri che ci accompagnano da decenni, fra cui: di che cosa è fatta la materia oscura che costituisce circa il 23 per cento dell’universo? Perché l’universo è fatto predominantemente di materia e pochissima antimateria? Esistono altre forze oltre alle quattro che conosciamo (gravitazionale, elettromagnetica, debole e forte)? Le risposte a queste domande richiedono nuova fisica – nuovi fenomeni, nuove particelle -, che speriamo di poter osservare almeno in parte, negli anni a venire a Lhc”.

LEGGI QUI L’INTERVISTA COMPLETA AL DIRETTORE DEL CERN FABIOLA GIANOTTI

Photograph: Brice, Maximilien © 2014 CERN

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