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Bce, ecco che cosa farà Draghi l’amerikano

In area euro ieri si è registrato un calo dei tassi periferici dopo che il presidente della Bce, Mario Draghi, durante la conferenza stampa successiva alla riunione, ha dichiarato che i membri del board, in modo unanime, hanno deciso che in caso di necessità l’Istituto è pronto a nuove misure non convenzionali.

LE CONDIZIONI

Le condizioni per l’introduzione di nuove misure sarebbero principalmente due: 1) mancata efficacia delle misure già adottate; 2) peggioramento delle aspettative d’inflazione. Nel comunicato è segnalato che la Bce “ha incaricato il proprio staff, e le commissioni principali dell’Eurosistema, di assicurare la preparazione nei tempi adeguati di ulteriori misure da implementare, se necessarie”.

I NUMERI

In tale contesto non è stato infatti discusso di corporate bond, ma la discussione è stata focalizzata principalmente sugli acquisti di Abs. In merito alle dimensioni del bilancio della BCE Draghi ha chiarito che in modo unanime il board ha deciso che l’ammontare aumenterà fino ai livelli di inizio marzo 2012 (circa 3000 Mld€ dagli attuali 2050 Mld€) e che gli acquisti dureranno almeno due anni.

LE PAROLE DI DRAGHI

Sulle indiscrezioni diffuse da Reuters secondo cui all’interno del board ci fossero dei dissensi sui metodi di comunicazione del presidente Draghi ha smorzato i toni facendo presente che è costruttivo avere visioni differenti, precisando che: 1) non ci sono coalizioni; 2) non c’è una divisione tra paesi del nord e quelli del sud; 3) i banchieri centrali agiscono in modo indipendente.

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